Lo spreco di cibo genera un costo per i territori sia in termini monetari che ambientali; crea problemi igienico-sanitari e riduce il benessere per le popolazioni. L’impatto degli scarti lungo la filiera coinvolge diverse unità organizzative: gli Enti pubblici (in particolare territoriali), le imprese e la società civile organizzata, cioè l’intera comunità di appartenenza. Sulla base dei dati economici, ambientali e statistici analizzati, raccolti ed elaborati dal nostro staff nonché dall’osservazione di buone prassi nella regione Veneto (e Lombardia) in particolare, si cerca di dimostrare la necessità, per il nostro Paese, di un cambiamento culturale e normativo, per una funzionalità economica duratura delle progettualità di sviluppo sostenibile realizzabili. Si propone una strategia integrata di riduzione dello spreco e gestione dei rifiuti, in particolare dello scarto alimentare, con un modello che prevede il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera - produttori, consumatori e istituzioni - articolato in diverse fasi, ove tutte le azioni hanno come obiettivo la riduzione della quantità di rifiuti da smaltire in discarica. Si evince come l’efficacia e la durabilità nel tempo di tale strategia siano determinate dalla presenza di vantaggi in termini di convenienza economica, di riduzione degli impatti ambientali, di ricadute positive etico sociali ma soprattutto dalla legittimazione da parte di normative specifiche che ne promuovano l’adozione su larga scala.

The relationships between different organizational units for the development of an integrated strategy to reduce food waste and waste management”

BONOMI, SABRINA;
2014-01-01

Abstract

Lo spreco di cibo genera un costo per i territori sia in termini monetari che ambientali; crea problemi igienico-sanitari e riduce il benessere per le popolazioni. L’impatto degli scarti lungo la filiera coinvolge diverse unità organizzative: gli Enti pubblici (in particolare territoriali), le imprese e la società civile organizzata, cioè l’intera comunità di appartenenza. Sulla base dei dati economici, ambientali e statistici analizzati, raccolti ed elaborati dal nostro staff nonché dall’osservazione di buone prassi nella regione Veneto (e Lombardia) in particolare, si cerca di dimostrare la necessità, per il nostro Paese, di un cambiamento culturale e normativo, per una funzionalità economica duratura delle progettualità di sviluppo sostenibile realizzabili. Si propone una strategia integrata di riduzione dello spreco e gestione dei rifiuti, in particolare dello scarto alimentare, con un modello che prevede il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera - produttori, consumatori e istituzioni - articolato in diverse fasi, ove tutte le azioni hanno come obiettivo la riduzione della quantità di rifiuti da smaltire in discarica. Si evince come l’efficacia e la durabilità nel tempo di tale strategia siano determinate dalla presenza di vantaggi in termini di convenienza economica, di riduzione degli impatti ambientali, di ricadute positive etico sociali ma soprattutto dalla legittimazione da parte di normative specifiche che ne promuovano l’adozione su larga scala.
2014
9788862650311
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