Fermandoci agli aspetti strutturali, nessun raffronto è possibile tra l'ordinamento costituzionale italiano e l'ordinamento romano. Questa affermazione, vera in linea generale, è ancora più vera con riguardo alla materia del diritto penale che è dominata da una serie di principi peculiari e atipici rispetto agli altri settori del diritto (personalità della pena, tassatività della fattispecie penale, divieto di analogia, principio di legalità, e divieto di retroattività). Qualora invece si scenda a un livello più essenziale, e si ricerchi l'esistenza di un principio a prescindere dalle tutele che l'ordinamento garantisce al medesimo, il confronto diventa possibile. Ed ecco che si scoprono (o si riscoprono) elementi comuni e percorsi logico giuridici che paiono assai simili. L'analisi mira a mettere in luce se, e in quale misura, in materia penale esistano queste corrispondenze tra il dritto romano e il diritto costituzionale italiano, ponendo alla base dell'indagine l'idea che un principio non esiste solo nella misura in cui sia consacrato in un atto scritto, ma nella misure in cui l'ordinamento lo faccia, anche implicitamente, proprio.

La dimensione applicativa della norma penale: individuazione degli elementi comuni nell'esperienza giuridica romana ed in quella costituzionale italiana

Roberto Russo
2015-01-01

Abstract

Fermandoci agli aspetti strutturali, nessun raffronto è possibile tra l'ordinamento costituzionale italiano e l'ordinamento romano. Questa affermazione, vera in linea generale, è ancora più vera con riguardo alla materia del diritto penale che è dominata da una serie di principi peculiari e atipici rispetto agli altri settori del diritto (personalità della pena, tassatività della fattispecie penale, divieto di analogia, principio di legalità, e divieto di retroattività). Qualora invece si scenda a un livello più essenziale, e si ricerchi l'esistenza di un principio a prescindere dalle tutele che l'ordinamento garantisce al medesimo, il confronto diventa possibile. Ed ecco che si scoprono (o si riscoprono) elementi comuni e percorsi logico giuridici che paiono assai simili. L'analisi mira a mettere in luce se, e in quale misura, in materia penale esistano queste corrispondenze tra il dritto romano e il diritto costituzionale italiano, ponendo alla base dell'indagine l'idea che un principio non esiste solo nella misura in cui sia consacrato in un atto scritto, ma nella misure in cui l'ordinamento lo faccia, anche implicitamente, proprio.
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