Il campanile della cattedrale di Ferrara, dedicata a San Giorgio Martire, è alto 45 mt. La storiografia in genere attribuisce all’Alberti un intervento sul campanile, altri autori lo ritengono improbabile. La questione non è ancora definitivamente chiarita per il mancato ritrovamento di documenti che ne confermino o ne neghino la paternità su base archivistica. La torre campanaria rinascimentale, realizzata fra il 1451 e il 1493 e ultimata alla fine del XVI secolo, è stata realizzata in laterizio rivestito in pietra calcarea. Le colonne ai lati nord e sud sono in calcare grigio di Noriglio, la zoccolatura delle colonne è in pietra d'Istria, i capitelli delle colonne sono in pietra di prun e alcuni stemmi nei lati sud e ovest sono in pietra tenera di Vicenza. Una campagna di rilevamento svolta utilizzando ed integrando diversi metodi e sistemi, da quelli diretti a quelli indiretti, hanno consentito di elaborare un rilievo di alta qualità metrica. L’analisi, svolta utilizzando l’unità di misura storica, ha permesso di ricavare una conoscenza disattesa relativa alla formalizzazione del disegno di uno degli artefatti simbolo del rinascimento Italiano. L’obiettivo di questo lavoro è di mostrare il ruolo del rilievo e dell’analisi metrica come strumenti di conoscenza che attraverso il confronto con la trattatistica albertiana. Mettendo in relazione numero, forma e misura si individua lo schema geometrico pensato dall’architetto utile a ipotizzare l’effettivo apporto dell’Alberti nella definizione del disegno di quest’opera

Numero, forma e misura nel campanile del duomo di Ferrara

Giampiero Mele;
2016-01-01

Abstract

Il campanile della cattedrale di Ferrara, dedicata a San Giorgio Martire, è alto 45 mt. La storiografia in genere attribuisce all’Alberti un intervento sul campanile, altri autori lo ritengono improbabile. La questione non è ancora definitivamente chiarita per il mancato ritrovamento di documenti che ne confermino o ne neghino la paternità su base archivistica. La torre campanaria rinascimentale, realizzata fra il 1451 e il 1493 e ultimata alla fine del XVI secolo, è stata realizzata in laterizio rivestito in pietra calcarea. Le colonne ai lati nord e sud sono in calcare grigio di Noriglio, la zoccolatura delle colonne è in pietra d'Istria, i capitelli delle colonne sono in pietra di prun e alcuni stemmi nei lati sud e ovest sono in pietra tenera di Vicenza. Una campagna di rilevamento svolta utilizzando ed integrando diversi metodi e sistemi, da quelli diretti a quelli indiretti, hanno consentito di elaborare un rilievo di alta qualità metrica. L’analisi, svolta utilizzando l’unità di misura storica, ha permesso di ricavare una conoscenza disattesa relativa alla formalizzazione del disegno di uno degli artefatti simbolo del rinascimento Italiano. L’obiettivo di questo lavoro è di mostrare il ruolo del rilievo e dell’analisi metrica come strumenti di conoscenza che attraverso il confronto con la trattatistica albertiana. Mettendo in relazione numero, forma e misura si individua lo schema geometrico pensato dall’architetto utile a ipotizzare l’effettivo apporto dell’Alberti nella definizione del disegno di quest’opera
2016
978-88-905324-3-6
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