La lunga parabola creativa di Mario Nigro ha conosciuto una grande ricchezza di esiti, che a ogni nuovo ciclo di opere emerge come inatteso problema pittorico, in inedite soluzioni dimensionali, compositive, cromatiche, spaziali; ma anche un'assoluta coerenza che permette di individuare – pur nel variare dell'espressione – un'idea fondante e una poetica che restano sottese a tutto il suo operare artistico. Questa continuità nella diversità e quest'unico obiettivo perseguito nel mutare dei risultati formali sono consistiti per Nigro nella scelta di responsabilità attiva del proprio lavoro nella storia: l'esigenza di restare continuamente aderente a ciò che accadeva intorno a lui nel mondo, attraverso la traduzione in immagini di quella che, in un'intervista del 1969, egli stesso definì «una ricerca estetica come struttura intima dell'uomo».
Mario Nigro, ovvero della continuità nel divenire
Paolo Bolpagni
2017-01-01
Abstract
La lunga parabola creativa di Mario Nigro ha conosciuto una grande ricchezza di esiti, che a ogni nuovo ciclo di opere emerge come inatteso problema pittorico, in inedite soluzioni dimensionali, compositive, cromatiche, spaziali; ma anche un'assoluta coerenza che permette di individuare – pur nel variare dell'espressione – un'idea fondante e una poetica che restano sottese a tutto il suo operare artistico. Questa continuità nella diversità e quest'unico obiettivo perseguito nel mutare dei risultati formali sono consistiti per Nigro nella scelta di responsabilità attiva del proprio lavoro nella storia: l'esigenza di restare continuamente aderente a ciò che accadeva intorno a lui nel mondo, attraverso la traduzione in immagini di quella che, in un'intervista del 1969, egli stesso definì «una ricerca estetica come struttura intima dell'uomo».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.