All'inizio del Novecento il governo italiano, preoccupato per il progressivo incremento dell'importazione di bozzoli dall'Asia, decise di intraprendere una politica di sostegno per la sericoltura nazionale, articolata in una serie di interventi tesi soprattutto ad implementare lo sviluppo della gelsibachicoltura nelle regioni meridionali. Per attuare questo progetto fu essenziale il coinvolgimento di tecnici specializzati nel settore. Tra questi ebbe un ruolo di primo piano Luigi Alfonso Casella, direttore dell'Ossrvatorio Bacologico di Cosenza. Profondo conoscitore della realtà rurale meridionale, Casella riuscì ad incidere sui processi politico-decisionali e si prodigò nell'elaborare e attuare un insieme di soluzioni tecniche che si rivelarono fruttuose per la razionalizzazione dei processi produttivi.
Luigi Alfonso Casella e la sericoltura calabrese tra Otto e Novecento
MARCELLI, ANGELINA
2005-01-01
Abstract
All'inizio del Novecento il governo italiano, preoccupato per il progressivo incremento dell'importazione di bozzoli dall'Asia, decise di intraprendere una politica di sostegno per la sericoltura nazionale, articolata in una serie di interventi tesi soprattutto ad implementare lo sviluppo della gelsibachicoltura nelle regioni meridionali. Per attuare questo progetto fu essenziale il coinvolgimento di tecnici specializzati nel settore. Tra questi ebbe un ruolo di primo piano Luigi Alfonso Casella, direttore dell'Ossrvatorio Bacologico di Cosenza. Profondo conoscitore della realtà rurale meridionale, Casella riuscì ad incidere sui processi politico-decisionali e si prodigò nell'elaborare e attuare un insieme di soluzioni tecniche che si rivelarono fruttuose per la razionalizzazione dei processi produttivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.