Una lunga storia familiare, l’appartenenza a una splendida corte rinascimentale e la condivisione delle sue vicende dinastiche, l’apertura verso nuovi scenari nel corso del Sei e Settecento sono gli ingredienti principali di questo volume che ripercorre la storia collezionistica della famiglia Calcagnini d’Este. Seguendo le vicende dei membri più illustri del casato ferrarese, si dischiuderanno i pesanti portoni di antiche dimore padane, rivelando il gusto di una classe nobiliare che ancora, durante l’amministrazione legatizia della città, mostra affinità artistiche e intellettuali con i duchi ormai a Modena. È durante il XVIII secolo, grazie all’elezione cardinalizia di Carlo Leopoldo e dei suoi rapporti con la famiglia de Carolis, che si rafforzano gli impulsi culturali provenienti dalla Capitale a rinsaldare un forte e antico legame fra i due centri, viatico di uomini, opere d’arte, idee. Nel 1747, fra gli oltre cinquecento dipinti raccolti nel palazzo ferrarese di Teofilo Calcagnini, punto di approdo di una trama collezionistica secolare, quadri di Dosso, Scarsellino e Guercino si allineano a tele di Rocca, Passeri e Masucci prima delle definitiva, inevitabile dispersione.

La collezione Calcagnini d’Este. Una famiglia e le sue raccolte tra Ferrara e Roma

VICENTINI, CECILIA
2015-01-01

Abstract

Una lunga storia familiare, l’appartenenza a una splendida corte rinascimentale e la condivisione delle sue vicende dinastiche, l’apertura verso nuovi scenari nel corso del Sei e Settecento sono gli ingredienti principali di questo volume che ripercorre la storia collezionistica della famiglia Calcagnini d’Este. Seguendo le vicende dei membri più illustri del casato ferrarese, si dischiuderanno i pesanti portoni di antiche dimore padane, rivelando il gusto di una classe nobiliare che ancora, durante l’amministrazione legatizia della città, mostra affinità artistiche e intellettuali con i duchi ormai a Modena. È durante il XVIII secolo, grazie all’elezione cardinalizia di Carlo Leopoldo e dei suoi rapporti con la famiglia de Carolis, che si rafforzano gli impulsi culturali provenienti dalla Capitale a rinsaldare un forte e antico legame fra i due centri, viatico di uomini, opere d’arte, idee. Nel 1747, fra gli oltre cinquecento dipinti raccolti nel palazzo ferrarese di Teofilo Calcagnini, punto di approdo di una trama collezionistica secolare, quadri di Dosso, Scarsellino e Guercino si allineano a tele di Rocca, Passeri e Masucci prima delle definitiva, inevitabile dispersione.
2015
978-88-98229-62-8
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