Il volume ricostruisce, per la prima volta in maniera organica, le vicende del Porrajmos in Italia (1922-1945). Il termine Porrajmos, in romanes, indica la persecuzione e lo sterminio subito da rom e sinti in Europa durante il nazifascismo. In Germania, un memoriale ricorda le vittime del Porrajmos causate dalla politica razziale nazista, mentre in Italia il ruolo del fascismo nella persecuzione di rom e sinti rappresenta ancora una pagina di storia sconosciuta, se non, più spesso, negata. Attraverso i documenti d’archivio e le testimonianze dirette ed indirette raccolte all’interno del progetto europeo MEMORS (2012-2013) il volume evidenzia la presenza di una politica fascista di stampo razziale diretta verso gli “zingari” in Italia, caratterizzata da una progressiva radicalizzazione dopo il 1938: la pulizia etnica alle frontiere, i respingimenti e le espulsioni di rom e sinti stranieri, la creazione di specifici campi di concentramento sul territorio nazionale riservati anche a rom e sinti di cittadinanza italiana, fino alle deportazioni nei lager del Terzo Reich, con l’avvento della Repubblica sociale italiana. Si tratta di una storia assente dalla narrazione collettiva nazionale che questo testo recupera con l’obiettivo di farne una pagina di memoria italiana ed europea.
Il Porrajmos in Italia. La persecuzione di rom e sinti durante il fascismo
BASSOLI, MATTEO
2013-01-01
Abstract
Il volume ricostruisce, per la prima volta in maniera organica, le vicende del Porrajmos in Italia (1922-1945). Il termine Porrajmos, in romanes, indica la persecuzione e lo sterminio subito da rom e sinti in Europa durante il nazifascismo. In Germania, un memoriale ricorda le vittime del Porrajmos causate dalla politica razziale nazista, mentre in Italia il ruolo del fascismo nella persecuzione di rom e sinti rappresenta ancora una pagina di storia sconosciuta, se non, più spesso, negata. Attraverso i documenti d’archivio e le testimonianze dirette ed indirette raccolte all’interno del progetto europeo MEMORS (2012-2013) il volume evidenzia la presenza di una politica fascista di stampo razziale diretta verso gli “zingari” in Italia, caratterizzata da una progressiva radicalizzazione dopo il 1938: la pulizia etnica alle frontiere, i respingimenti e le espulsioni di rom e sinti stranieri, la creazione di specifici campi di concentramento sul territorio nazionale riservati anche a rom e sinti di cittadinanza italiana, fino alle deportazioni nei lager del Terzo Reich, con l’avvento della Repubblica sociale italiana. Si tratta di una storia assente dalla narrazione collettiva nazionale che questo testo recupera con l’obiettivo di farne una pagina di memoria italiana ed europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.