L’insuccesso in ambito lavorativo, l’incapacità di poter controllare le proprie emozioni e il disagio che si sviluppa in seguito alla perdita del lavoro sono aspetti che, frequentemente, spingono le persone a rivolgersi ad un counsellor. Il lavoratore che ha esperito la perdita del lavoro necessita di forme di supporto e di accompagnamento in quanto la sua autostima appare certamente indebolita. Gli interventi di counselling possono aiutare la persona a superare uno stato emotivo negativo, a ristabilire l’autostima ed a riattivare risorse strategiche finalizzate a promuovere un cambiamento. Il counselling individuale e/o di gruppo permette alla persona che vive il disagio della perdita lavorativa di elaborarla in senso costruttivo, in quanto fornisce la possibilità di intraprendere percorsi di crescita, che influenzeranno positivamente la vita quotidiana e le relazioni interpersonali. Il lavoro del counsellor sarà inizialmente orientato a sostenere la persona nell’elaborazione della perdita, percepita tanto più gravosa quanto maggiore è il valore attribuito alla sfera lavorativa, rispetto ad altri ambiti della vita. Parlare di “counselling di orientamento” implica la necessità di approfondire il concetto di empowerment, inteso come percorso di scoperta e di analisi delle proprie risorse interne attraverso un’elaborazione delle esperienze passateNel percorso di counselling emergono e vanno elaborate anche le possibili frustrazioni conseguenti ai rifiuti subiti, da parte delle aziende, alle quali la persona si è rivolta per reinserirsi nell’ambito lavorativo. Tra le conseguenze psicologiche più significative della perdita del lavoro sembra esserci la “percezione d’inferiorità”, infatti, l’autostima del disoccupato può rivelarsi molto fragile. Possiamo osservare come la disoccupazione incida negativamente anche sulla salute e benessere fisico e psicologico delle persone. Esiste una vasta letteratura che documenta su larga scala come elevati sintomi di depressione siano fortemente correlati con la disoccupazione di lunga durata. Nel presente lavoro si intendono analizzare le conseguenze del disagio lavorativo e le possibilità di intervento riabilitativo attraverso un percorso di counselling individuale su una persona che ha perso il lavoro.
Fronteggiare la perdita del lavoro: il ruolo del counselling nelle problematiche connesse al disagio lavorativo
BOSETTO, DANIELA;BARATTUCCI, MASSIMILIANO;CAFAGNA, DARIO
2015-01-01
Abstract
L’insuccesso in ambito lavorativo, l’incapacità di poter controllare le proprie emozioni e il disagio che si sviluppa in seguito alla perdita del lavoro sono aspetti che, frequentemente, spingono le persone a rivolgersi ad un counsellor. Il lavoratore che ha esperito la perdita del lavoro necessita di forme di supporto e di accompagnamento in quanto la sua autostima appare certamente indebolita. Gli interventi di counselling possono aiutare la persona a superare uno stato emotivo negativo, a ristabilire l’autostima ed a riattivare risorse strategiche finalizzate a promuovere un cambiamento. Il counselling individuale e/o di gruppo permette alla persona che vive il disagio della perdita lavorativa di elaborarla in senso costruttivo, in quanto fornisce la possibilità di intraprendere percorsi di crescita, che influenzeranno positivamente la vita quotidiana e le relazioni interpersonali. Il lavoro del counsellor sarà inizialmente orientato a sostenere la persona nell’elaborazione della perdita, percepita tanto più gravosa quanto maggiore è il valore attribuito alla sfera lavorativa, rispetto ad altri ambiti della vita. Parlare di “counselling di orientamento” implica la necessità di approfondire il concetto di empowerment, inteso come percorso di scoperta e di analisi delle proprie risorse interne attraverso un’elaborazione delle esperienze passateNel percorso di counselling emergono e vanno elaborate anche le possibili frustrazioni conseguenti ai rifiuti subiti, da parte delle aziende, alle quali la persona si è rivolta per reinserirsi nell’ambito lavorativo. Tra le conseguenze psicologiche più significative della perdita del lavoro sembra esserci la “percezione d’inferiorità”, infatti, l’autostima del disoccupato può rivelarsi molto fragile. Possiamo osservare come la disoccupazione incida negativamente anche sulla salute e benessere fisico e psicologico delle persone. Esiste una vasta letteratura che documenta su larga scala come elevati sintomi di depressione siano fortemente correlati con la disoccupazione di lunga durata. Nel presente lavoro si intendono analizzare le conseguenze del disagio lavorativo e le possibilità di intervento riabilitativo attraverso un percorso di counselling individuale su una persona che ha perso il lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.