La Peste: qual è il profondo e metafisico significato che essa nasconde? Malattia, inganno, punizione divina o necessità alla quale l’umanità non può sottrarsi? Qual è la spiegazione della ciclica presenza di un morbo che nei secoli ha falciato sterminati campi di uomini? Qual è il mistero che essa racchiude? Ogni volta, apparentemente annientata, la Peste torna poi a rigenerarsi nel tempo, nuovamente forte e prolifica. Ma questa metafora del Male che si nasconde nel cuore degli uomini e che mai si può cancellare definitivamente, che senso ha? Molti scrittori, nei secoli, se lo sono chiesti, molti hanno cercato, appiattiti da una falsa coscienza generata da un credo comune, di trovare una valida motivazione ad essa. Impossibile. Oggi l'interrogativo rimane, il mistero persiste, forse la peste non ha un senso, o forse è la speranza di ricominciare, la rinascita dell’uomo salvato, il niente e il tutto. Questo studio accompagna, chi ad esso si approccia, a percorrere i pensieri e le opere di alcuni dei più grandi letterati italiani che, ponendosi queste domande, hanno trovato nella tragica vicenda della peste l'occasione per produrre preziosi pensieri tramutati in capolavori. In un terreno ancora così poco chiaro ognuno, leggendo, potrà adottare una propria posizione sulla natura di essa, la peste come colpa da espiare? La peste come male insito nella stessa esistenza? E se tutto questo fosse un falso dilemma?

La peste: colpa, peccato o destino nella letteratura italiana

DI VEROLI, ANNA
2014-01-01

Abstract

La Peste: qual è il profondo e metafisico significato che essa nasconde? Malattia, inganno, punizione divina o necessità alla quale l’umanità non può sottrarsi? Qual è la spiegazione della ciclica presenza di un morbo che nei secoli ha falciato sterminati campi di uomini? Qual è il mistero che essa racchiude? Ogni volta, apparentemente annientata, la Peste torna poi a rigenerarsi nel tempo, nuovamente forte e prolifica. Ma questa metafora del Male che si nasconde nel cuore degli uomini e che mai si può cancellare definitivamente, che senso ha? Molti scrittori, nei secoli, se lo sono chiesti, molti hanno cercato, appiattiti da una falsa coscienza generata da un credo comune, di trovare una valida motivazione ad essa. Impossibile. Oggi l'interrogativo rimane, il mistero persiste, forse la peste non ha un senso, o forse è la speranza di ricominciare, la rinascita dell’uomo salvato, il niente e il tutto. Questo studio accompagna, chi ad esso si approccia, a percorrere i pensieri e le opere di alcuni dei più grandi letterati italiani che, ponendosi queste domande, hanno trovato nella tragica vicenda della peste l'occasione per produrre preziosi pensieri tramutati in capolavori. In un terreno ancora così poco chiaro ognuno, leggendo, potrà adottare una propria posizione sulla natura di essa, la peste come colpa da espiare? La peste come male insito nella stessa esistenza? E se tutto questo fosse un falso dilemma?
2014
9788846739728
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