Dal 1934, anno della sua fondazione, ad oggi, il Parco Nazionale del Circeo non è più un insieme statico ed isolato volto esclusivamente alla tutela delle risorse naturali ed ambientali, ma è divenuto uno strumento di politica territoriale, da cui poter trarre beneficio, sentito da tutta la popolazione che lo vive come un’opportunità. Questo libro rappresenta uno studio approfondito della sua storia, delle sue caratteristiche peculiari, delle numerose possibilità che il parco offre come risorsa da valorizzare e al tempo stesso sfruttare in senso buono. Partendo dal concetto di sostenibilità ambientale, lo studio ha tracciato linee guida che sviluppino fonti di reddito e di profitto intesi in senso lato a vantaggio di una società che vive sia all’interno che fuori dal parco, cioè un profitto a “partecipazione collettiva”, proiettato nel tempo, che stimoli occasioni di attività e di lavoro ma che tenga lontano le lotte per l’uso speculativo del territorio. È proprio su questa importante direttrice che si è basato il lavoro dell’autrice, nato dalla conoscenza diretta del valore del Parco Nazionale del Circeo, dove è cresciuta, e delle sue problematiche, quelle di un piccolo parco nazionale italiano, dalle numerose ricchezze storiche, naturalistiche ed archeologiche da custodire e valorizzare.
Il Parco Nazionale del Circeo: Storia e progetti di sviluppo
DI VEROLI, ANNA
2013-01-01
Abstract
Dal 1934, anno della sua fondazione, ad oggi, il Parco Nazionale del Circeo non è più un insieme statico ed isolato volto esclusivamente alla tutela delle risorse naturali ed ambientali, ma è divenuto uno strumento di politica territoriale, da cui poter trarre beneficio, sentito da tutta la popolazione che lo vive come un’opportunità. Questo libro rappresenta uno studio approfondito della sua storia, delle sue caratteristiche peculiari, delle numerose possibilità che il parco offre come risorsa da valorizzare e al tempo stesso sfruttare in senso buono. Partendo dal concetto di sostenibilità ambientale, lo studio ha tracciato linee guida che sviluppino fonti di reddito e di profitto intesi in senso lato a vantaggio di una società che vive sia all’interno che fuori dal parco, cioè un profitto a “partecipazione collettiva”, proiettato nel tempo, che stimoli occasioni di attività e di lavoro ma che tenga lontano le lotte per l’uso speculativo del territorio. È proprio su questa importante direttrice che si è basato il lavoro dell’autrice, nato dalla conoscenza diretta del valore del Parco Nazionale del Circeo, dove è cresciuta, e delle sue problematiche, quelle di un piccolo parco nazionale italiano, dalle numerose ricchezze storiche, naturalistiche ed archeologiche da custodire e valorizzare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
