Semiotica e teoria della narrazione hanno sviluppato i loro modelli fondamentali in un periodo in cui era forte l’idea di una preminenza di livelli profondi e nascosti, ove si pensava essere celata l’identità, e custodito il senso dei testi. Oggi, pur senza rinnegare tale modo di vedere, abbiamo sviluppato una sensibilità diversa, attenta in ogni campo alla qualità immediata delle cose, ai valori legati agli effetti sensoriali, alle dimensioni esperienziali, insomma ad aspetti che parrebbero collocarsi più in superficie, ma che ciononostante giudichiamo non meno determinanti e non meno portatori di senso. Questo libro si propone dunque di studiare il rapporto tra la superficie dei testi e le loro configurazioni di senso, attraverso l’analisi concreta di varie opere d’arte: racconti, poesie, romanzi, dipinti, illustrazioni, film, video e installazioni. L’idea è dunque quella di spostare l’accento e il fulcro dell’attenzione, identificando gli elementi concreti che di fatto possono svolgere un ruolo determinante nell’indirizzare un percorso interpretativo: non basta identificare le grandi strutture testuali, poiché queste prendono valore insieme a tutte quelle componenti che toccano la sensibilità del fruitore nel suo contatto con il testo: ad esempio gli effetti di ritmo, di colore, di sonorità o di luce, e con questi le componenti emozionali e le suggestioni d’ogni genere che nascono da una partecipata immersione nello spazio testuale – e che l’opera ha, spesso, accuratamente predisposto. La maturazione delle prospettive teoriche sta portando, ci pare, da una definizione di aspetti e livelli d’indagine inizialmente separati (“figurativo” e “plastico”, “narrativo” e “simbolico”, “profondo” e “discorsivo”…) verso un’elaborazione più complessa, capace di cogliere i modi in cui le diverse componenti interagiscono e fluiscono le une nelle altre. Scopriamo, potremmo dire, dimensioni di risonanza e di trasparenza cui s’era fatta fino ad ora troppo poca attenzione. I saggi raccolti in questo libro intendono portare a questo mutamento di prospettiva un contributo rilevante, facendo riferimento non a caso – e forse necessariamente – a più prospettive teoriche, spesso combinate insieme (indirizzo testuale greimasiano, semiotica interpretativa, teorie estetiche di varia derivazione, semiotica neoclassica, teoria dei media).

I sensi del testo. Percorsi interpretativi tra la superficie e il profondo

SANTANGELO, ANTONIO DANTE MARIA;
2017-01-01

Abstract

Semiotica e teoria della narrazione hanno sviluppato i loro modelli fondamentali in un periodo in cui era forte l’idea di una preminenza di livelli profondi e nascosti, ove si pensava essere celata l’identità, e custodito il senso dei testi. Oggi, pur senza rinnegare tale modo di vedere, abbiamo sviluppato una sensibilità diversa, attenta in ogni campo alla qualità immediata delle cose, ai valori legati agli effetti sensoriali, alle dimensioni esperienziali, insomma ad aspetti che parrebbero collocarsi più in superficie, ma che ciononostante giudichiamo non meno determinanti e non meno portatori di senso. Questo libro si propone dunque di studiare il rapporto tra la superficie dei testi e le loro configurazioni di senso, attraverso l’analisi concreta di varie opere d’arte: racconti, poesie, romanzi, dipinti, illustrazioni, film, video e installazioni. L’idea è dunque quella di spostare l’accento e il fulcro dell’attenzione, identificando gli elementi concreti che di fatto possono svolgere un ruolo determinante nell’indirizzare un percorso interpretativo: non basta identificare le grandi strutture testuali, poiché queste prendono valore insieme a tutte quelle componenti che toccano la sensibilità del fruitore nel suo contatto con il testo: ad esempio gli effetti di ritmo, di colore, di sonorità o di luce, e con questi le componenti emozionali e le suggestioni d’ogni genere che nascono da una partecipata immersione nello spazio testuale – e che l’opera ha, spesso, accuratamente predisposto. La maturazione delle prospettive teoriche sta portando, ci pare, da una definizione di aspetti e livelli d’indagine inizialmente separati (“figurativo” e “plastico”, “narrativo” e “simbolico”, “profondo” e “discorsivo”…) verso un’elaborazione più complessa, capace di cogliere i modi in cui le diverse componenti interagiscono e fluiscono le une nelle altre. Scopriamo, potremmo dire, dimensioni di risonanza e di trasparenza cui s’era fatta fino ad ora troppo poca attenzione. I saggi raccolti in questo libro intendono portare a questo mutamento di prospettiva un contributo rilevante, facendo riferimento non a caso – e forse necessariamente – a più prospettive teoriche, spesso combinate insieme (indirizzo testuale greimasiano, semiotica interpretativa, teorie estetiche di varia derivazione, semiotica neoclassica, teoria dei media).
2017
978-88-255-0060-8
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