Le leggi di interpretazione autentica appartengono al regno degli atti normativi o degli atti interpretativi? La domanda, apparentemente banale, non si prefigge soltanto di indagare in quale categoria concettuale collocare questa tipologia di atti, ma anche di comprendere quali siano gli effetti concreti sul piano normativo. Ad esempio: sono ammissibili le leggi di interpretazione autentica in materia penale? E, in caso di risposta affermativa, gli effetti concreti arrivano ad "aggirare" i limiti costituzionali alla retroattività in materia penale?. Partendo dalle principali teorie relative in materia ed esaminando dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo la dimensione del fenomeno, si tenta di rispondere all'interrogativo di fondo (ed agli altri che il fenomeno suscita) e a ricostruire una lettura in chiave riduzionistica.
Le leggi di interpretazione autentica al vaglio del rasoio di Occam
Russo, Roberto
2017-01-01
Abstract
Le leggi di interpretazione autentica appartengono al regno degli atti normativi o degli atti interpretativi? La domanda, apparentemente banale, non si prefigge soltanto di indagare in quale categoria concettuale collocare questa tipologia di atti, ma anche di comprendere quali siano gli effetti concreti sul piano normativo. Ad esempio: sono ammissibili le leggi di interpretazione autentica in materia penale? E, in caso di risposta affermativa, gli effetti concreti arrivano ad "aggirare" i limiti costituzionali alla retroattività in materia penale?. Partendo dalle principali teorie relative in materia ed esaminando dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo la dimensione del fenomeno, si tenta di rispondere all'interrogativo di fondo (ed agli altri che il fenomeno suscita) e a ricostruire una lettura in chiave riduzionistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.