Il lavoro ricostruisce i vari profili attinenti la competenza assembleare alla nomina degli amministratori e le relative deroghe, analizzando in particolare le variabili connesse all’adozione di uno dei tre modelli di amministrazione e controllo previsti; per ciascuno di essi vengono evidenziate le particolarità che li contraddistinguono dai corrispondenti organi del modello tradizionale, nonché i tratti problematici derivanti da una disciplina normativa spesso incompleta e frutto di un pervasivo utilizzo della tecnica del rinvio. Lo scritto si sviluppa, quindi, con l’identificazione dei requisiti per l’accesso alla carica, le modalità per l’accettazione dell’incarico e gli adempimenti pubblicitari conseguenti alla nomina. Lo studio procede, poi, con l’analisi dei tratti caratterizzanti la cooptazione, la sostituzione e la clausola “simul stabunt simul cadent”. Conclude l’indagine una disamina delle cause di cessazione dall’incarico, della loro efficacia sotto il profilo temporale e del regime pubblicitario della cessazione. L’autore si interroga, infine, in ordine alla possibilità che una persona giuridica possa essere amministratore di una società, individuando il profilo problematico sul piano della disciplina applicabile, ciò in quanto la disciplina della funzione amministrativa della società per azioni è approntata sul presupposto di essere applicata nei confronti di un amministratore persona fisica e, di conseguenza, potrebbe non essere applicata correttamente, quantomeno nella sua interezza, allorchè sia riferita ad una persona giuridica. L’intero lavoro si preoccupa di verificare gli apporti della dottrina e della giurisprudenza di riferimento.

Origine e conclusione del mandato amministrativo di s.p.a. chiuse

Catania A
2013-01-01

Abstract

Il lavoro ricostruisce i vari profili attinenti la competenza assembleare alla nomina degli amministratori e le relative deroghe, analizzando in particolare le variabili connesse all’adozione di uno dei tre modelli di amministrazione e controllo previsti; per ciascuno di essi vengono evidenziate le particolarità che li contraddistinguono dai corrispondenti organi del modello tradizionale, nonché i tratti problematici derivanti da una disciplina normativa spesso incompleta e frutto di un pervasivo utilizzo della tecnica del rinvio. Lo scritto si sviluppa, quindi, con l’identificazione dei requisiti per l’accesso alla carica, le modalità per l’accettazione dell’incarico e gli adempimenti pubblicitari conseguenti alla nomina. Lo studio procede, poi, con l’analisi dei tratti caratterizzanti la cooptazione, la sostituzione e la clausola “simul stabunt simul cadent”. Conclude l’indagine una disamina delle cause di cessazione dall’incarico, della loro efficacia sotto il profilo temporale e del regime pubblicitario della cessazione. L’autore si interroga, infine, in ordine alla possibilità che una persona giuridica possa essere amministratore di una società, individuando il profilo problematico sul piano della disciplina applicabile, ciò in quanto la disciplina della funzione amministrativa della società per azioni è approntata sul presupposto di essere applicata nei confronti di un amministratore persona fisica e, di conseguenza, potrebbe non essere applicata correttamente, quantomeno nella sua interezza, allorchè sia riferita ad una persona giuridica. L’intero lavoro si preoccupa di verificare gli apporti della dottrina e della giurisprudenza di riferimento.
2013
978-88-97931-18-8
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