Il dibattito sulla diversa disciplina della proprietà in ambito interno ed europeo trova un punto privilegiato di osservazione e di verifica nella figura giuridica della occupazione acquisitiva, che sembra in grado di far emergere i diversi modelli giuridici in competizione e di sottostanti interessi in conflitto che caratterizzano le situazioni proprietarie. L'attenzione è, dunque, rivolta - utilizzando lo strumentario del giurista civilista - ad uno specifico settore: quello riguardante l'occupazione acquisitiva (da intendersi, in senso generale, quale modo di acquisto della proprietà da parte della p.a. mediante occupazione, cominciata o protratta nonostante la mancanza di un titolo giustificativo), con particolare riferimento alla evoluzione nel tempo della sua disciplina normativa ed alle prospettive rimediali ad essa connesse. L'indagine pone, inoltre, in evidenza un netto contrasto tra i principi in tema di proprietà che emergono in sede comunitaria e nell'ambito della CEDU (volti a conferire all'istituto proprietario il rango di diritto inviolabile dell'uomo), ed i principi che informano la Costituzione (volti a collocare la proprietà all'interno dei rapporti economici, con conseguente sua de-fondamentalizzazione). In questo particolare quadro di insieme - con cui devono fare i conti tutti i discorsi che si intersecano intorno alla fattispecie della occupazione acquisitiva - si vengono anche a creare inedite situazioni nel rapporto tra diritto e rimedi, e tra tutele reintegratorie, compensative e risarcitorie finalizzate alla difesa del diritto di proprietà.
La tutela multilivello del diritto di proprietà - Profili strutturali e funzionali nella vicenda della occupazione acquisitiva
Ramaccioni
2013-01-01
Abstract
Il dibattito sulla diversa disciplina della proprietà in ambito interno ed europeo trova un punto privilegiato di osservazione e di verifica nella figura giuridica della occupazione acquisitiva, che sembra in grado di far emergere i diversi modelli giuridici in competizione e di sottostanti interessi in conflitto che caratterizzano le situazioni proprietarie. L'attenzione è, dunque, rivolta - utilizzando lo strumentario del giurista civilista - ad uno specifico settore: quello riguardante l'occupazione acquisitiva (da intendersi, in senso generale, quale modo di acquisto della proprietà da parte della p.a. mediante occupazione, cominciata o protratta nonostante la mancanza di un titolo giustificativo), con particolare riferimento alla evoluzione nel tempo della sua disciplina normativa ed alle prospettive rimediali ad essa connesse. L'indagine pone, inoltre, in evidenza un netto contrasto tra i principi in tema di proprietà che emergono in sede comunitaria e nell'ambito della CEDU (volti a conferire all'istituto proprietario il rango di diritto inviolabile dell'uomo), ed i principi che informano la Costituzione (volti a collocare la proprietà all'interno dei rapporti economici, con conseguente sua de-fondamentalizzazione). In questo particolare quadro di insieme - con cui devono fare i conti tutti i discorsi che si intersecano intorno alla fattispecie della occupazione acquisitiva - si vengono anche a creare inedite situazioni nel rapporto tra diritto e rimedi, e tra tutele reintegratorie, compensative e risarcitorie finalizzate alla difesa del diritto di proprietà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.