La transizione digitale ha un ruolo centrale nelle trasformazioni in atto per quanto riguarda l’evoluzione delle professioni presenti e future (Rossi & Pentucci, 2021). In particolare, nell’ambito universitario, le competenze che gli studenti possono e devono apprendere vanno oltre le conoscenze disciplinari e le abilità pratiche ma si innestano dentro la capacità di leggere un contesto e adattare la propria professionalità in modo che sia in grado di rispondere a innovazioni continue. Questo scenario di veloce cambiamento è emerso in maniera significativa durante la pandemia da Covid-19 mostrando quanto la costruzione della propria identità professionale sia sempre più intrecciata con la dimensione personale (Pellerey, 2021). Dal punto di vista educativo e didattico significa ripensare le strategie didattiche strutturando percorsi universitari in grado di rispondere a tali complessità. Per riflettere su questi temi vengono riportati i risultati di una ricerca accademica che ha coinvolto 28 docenti e 47 studenti di università italiane tra marzo 2021 e marzo 2022 (Adamoli, Piccioni & Masiero, 2022). Attraverso interviste in profondità e focus group si è andati ad indagare come cambia la comunicazione didattica all’interno dei terzi spazi digitali ed è emerso come le piattaforme digitali assumano un ruolo attivo (agency) nelle pratiche sociali tra docenti e studenti, inclusa la comunicazione didattica. Il design delle piattaforme digitali induce un’ibridazione tra la sfera pubblica e la sfera privata, attraverso una iper-narrazione in cui il confine tra formale, informale e non formale è sempre più labile. Inoltre, le comunicazioni sociali che avvengono in queste piattaforme (es. social network, instant messaging) sono considerate pratiche sociali comuni promosse anche dalla velocità e dall’alta usabilità di questi strumenti (Potter & McDougall,2017). Da un lato la piattaformizzazione dell’istruzione (Van Dijck, Poell & De Waal, 2018) porta ad un atteggiamento di tipo funzionale e utilitaristico da parte degli studenti che chiedono al docente di rimanere fedele al proprio profilo professionale ed esprimono l’esigenza di mantenere i ruoli separati ma allo stesso tempo chiedono che i terzi spazi digitali vengano integrati nelle attività didattiche. Dall’altro lato il funzionamento delle piattaforme stesse induce la diffusione di spazi digitali di tipo partecipativo, orizzontale e informale in cui gli aspetti professionali si ibridano con quelli personali. A partire dai risultati della ricerca l’analisi di questi nodi di contraddizione diventa l’occasione per indagare l’ibridazione del ruolo del docente tra le aspettative professionali e un profilo sociale sempre più mediatizzato all’interno delle pratiche didattiche digitali.
Il ruolo professionale e sociale del docente nelle pratiche didattiche digitali
ADAMOLI M
2023-01-01
Abstract
La transizione digitale ha un ruolo centrale nelle trasformazioni in atto per quanto riguarda l’evoluzione delle professioni presenti e future (Rossi & Pentucci, 2021). In particolare, nell’ambito universitario, le competenze che gli studenti possono e devono apprendere vanno oltre le conoscenze disciplinari e le abilità pratiche ma si innestano dentro la capacità di leggere un contesto e adattare la propria professionalità in modo che sia in grado di rispondere a innovazioni continue. Questo scenario di veloce cambiamento è emerso in maniera significativa durante la pandemia da Covid-19 mostrando quanto la costruzione della propria identità professionale sia sempre più intrecciata con la dimensione personale (Pellerey, 2021). Dal punto di vista educativo e didattico significa ripensare le strategie didattiche strutturando percorsi universitari in grado di rispondere a tali complessità. Per riflettere su questi temi vengono riportati i risultati di una ricerca accademica che ha coinvolto 28 docenti e 47 studenti di università italiane tra marzo 2021 e marzo 2022 (Adamoli, Piccioni & Masiero, 2022). Attraverso interviste in profondità e focus group si è andati ad indagare come cambia la comunicazione didattica all’interno dei terzi spazi digitali ed è emerso come le piattaforme digitali assumano un ruolo attivo (agency) nelle pratiche sociali tra docenti e studenti, inclusa la comunicazione didattica. Il design delle piattaforme digitali induce un’ibridazione tra la sfera pubblica e la sfera privata, attraverso una iper-narrazione in cui il confine tra formale, informale e non formale è sempre più labile. Inoltre, le comunicazioni sociali che avvengono in queste piattaforme (es. social network, instant messaging) sono considerate pratiche sociali comuni promosse anche dalla velocità e dall’alta usabilità di questi strumenti (Potter & McDougall,2017). Da un lato la piattaformizzazione dell’istruzione (Van Dijck, Poell & De Waal, 2018) porta ad un atteggiamento di tipo funzionale e utilitaristico da parte degli studenti che chiedono al docente di rimanere fedele al proprio profilo professionale ed esprimono l’esigenza di mantenere i ruoli separati ma allo stesso tempo chiedono che i terzi spazi digitali vengano integrati nelle attività didattiche. Dall’altro lato il funzionamento delle piattaforme stesse induce la diffusione di spazi digitali di tipo partecipativo, orizzontale e informale in cui gli aspetti professionali si ibridano con quelli personali. A partire dai risultati della ricerca l’analisi di questi nodi di contraddizione diventa l’occasione per indagare l’ibridazione del ruolo del docente tra le aspettative professionali e un profilo sociale sempre più mediatizzato all’interno delle pratiche didattiche digitali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.