La contemporanea “presenza” alla Dieta di Mantova (1459) di Isotta Nogarola e di Barbara di Brandeburgo offre un’occasione unica per approfondire le modalità della loro partecipazione alla vita sia culturale sia politica di metà Quattrocento. In questo contributo si analizza anche il legame di entrambe con la figura di Eva: alla umanista veronese si deve il primo tentativo sistematico di un riscatto della prima donna, mentre alla marchesa di Mantova Leonardo Montagna dedica la sua lode della virtù femminile e la sua inappuntabile defensio Evae.
Il processo ad Eva e l’encomio a Barbara (di Brandeburgo). Il dibattito sul peccato originale tra Verona e Mantova
Francesco Sanchini
2025-01-01
Abstract
La contemporanea “presenza” alla Dieta di Mantova (1459) di Isotta Nogarola e di Barbara di Brandeburgo offre un’occasione unica per approfondire le modalità della loro partecipazione alla vita sia culturale sia politica di metà Quattrocento. In questo contributo si analizza anche il legame di entrambe con la figura di Eva: alla umanista veronese si deve il primo tentativo sistematico di un riscatto della prima donna, mentre alla marchesa di Mantova Leonardo Montagna dedica la sua lode della virtù femminile e la sua inappuntabile defensio Evae.File in questo prodotto:
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