RIASSUNTO: Obiettivo: In questo articolo gli Autori presentano i risultati di una ricerca sull’identità di genere e i processi di identificazione in adolescenti con anoressia nervosa e bulimia, inserita nel quadro di una più ampia ricerca sistemica sull’efficacia di una strategia terapeutica integrata su questi disturbi. Metodologia: Questa indagine ha valutato 30 pazienti, 14 con anoressia restrittiva e 16 con bulimia con condotte di compensazione, confrontandoli con un campione non clinico omogeneo per età, classe sociale e scolarità. La metodologia seguita ha utilizzato come strumenti valutativi due test proiettivi: il Disegno della Figura Umana di Machover, codificato secondo i criteri proposti da Abraham, e il Disegno della Famiglia di Corman, codificato secondo il metodo elaborato da Tambelli, Zavattini, Mossi. Risultati e Conclusioni: Si evidenzia una difficoltà nella assunzione di una definita identità di genere che si esprime nella scelta di un “genere neutro”, e, per quanto riguarda i processi di identificazione, una fragilità del concetto “engramma familiare” che indica una “sospensione” del tempo evolutivo. L’analisi statistica dei dati ha mostrato una chiara significatività.
Identità di genere e processi di identificazione nell’anoressia e bulimia dell’adolescenza. Dati dei test proiettivi utilizzati nel quadro di una ricerca sistemica
CAFAGNA, DARIO;
2008-01-01
Abstract
RIASSUNTO: Obiettivo: In questo articolo gli Autori presentano i risultati di una ricerca sull’identità di genere e i processi di identificazione in adolescenti con anoressia nervosa e bulimia, inserita nel quadro di una più ampia ricerca sistemica sull’efficacia di una strategia terapeutica integrata su questi disturbi. Metodologia: Questa indagine ha valutato 30 pazienti, 14 con anoressia restrittiva e 16 con bulimia con condotte di compensazione, confrontandoli con un campione non clinico omogeneo per età, classe sociale e scolarità. La metodologia seguita ha utilizzato come strumenti valutativi due test proiettivi: il Disegno della Figura Umana di Machover, codificato secondo i criteri proposti da Abraham, e il Disegno della Famiglia di Corman, codificato secondo il metodo elaborato da Tambelli, Zavattini, Mossi. Risultati e Conclusioni: Si evidenzia una difficoltà nella assunzione di una definita identità di genere che si esprime nella scelta di un “genere neutro”, e, per quanto riguarda i processi di identificazione, una fragilità del concetto “engramma familiare” che indica una “sospensione” del tempo evolutivo. L’analisi statistica dei dati ha mostrato una chiara significatività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.