Various scholars have supposed that Marco Polo dictated his travel memories to Rustichello da Pisa on the basis of the details supplied in the Devisement dou monde’s prologue. According to another hypothesis, Rustichello would have reworked notes taken by Marco during his stay in Asia. The economic historian Franco Borlandi assumes the existence of a primitive version of Polo’s report, structured as a trade manual. He remarks that Oriental names and words contained in the Devisement are not transcribed according to the Old French orthographic system, but according to the Italian one. In Borlandi’s opinion, this evidence would demonstrate that Rustichello used an exemplar written in a medieval Italian vernacular for his translation. However, the analysis of Chinese toponyms proves that Marco contributed orally to the composition of the text. Oriental words are written in an orthographic system that reflects Tuscan pronunciation, rather than Venetian. Rustichello adapted to his phonologic system words which he had heard pronounced by Marco. Le informazioni contenute nel prologo del Devisement dou monde hanno indotto diversi studiosi a ipotizzare che Marco Polo abbia dettato i suoi ricordi di viaggio a Rustichello da Pisa. Secondo un’altra ipotesi, Rustichello avrebbe rielaborato appunti che Marco aveva preso durante il suo soggiorno in Asia. Lo storico dell’economia Franco Borlandi suppone che sia esistita una versione primitiva del testo, strutturata come un manuale di marcatura. Lo studioso rileva che i nomi e i toponimi orientali sono trascritti non secondo il sistema antico-francese, ma secondo quello italiano. Secondo Borlandi, questo proverebbe l’esistenza di un esemplare di traduzione in volgare italiano. Tuttavia, l’analisi dei toponimi cinesi dimostra che il contributo di Marco alla stesura dell’opera è stato di tipo orale. Le forme orientali sono scritte secondo un sistema grafico che riflette la pronuncia toscana, non quella veneziana. Rustichello ha adattato al suo sistema fonologico termini che aveva sentito pronunciare da Marco.
La stesura del 'Devisement dou monde': inferenze dall’esame dei toponimi orientali
ANDREOSE, ALVISE
2015-01-01
Abstract
Various scholars have supposed that Marco Polo dictated his travel memories to Rustichello da Pisa on the basis of the details supplied in the Devisement dou monde’s prologue. According to another hypothesis, Rustichello would have reworked notes taken by Marco during his stay in Asia. The economic historian Franco Borlandi assumes the existence of a primitive version of Polo’s report, structured as a trade manual. He remarks that Oriental names and words contained in the Devisement are not transcribed according to the Old French orthographic system, but according to the Italian one. In Borlandi’s opinion, this evidence would demonstrate that Rustichello used an exemplar written in a medieval Italian vernacular for his translation. However, the analysis of Chinese toponyms proves that Marco contributed orally to the composition of the text. Oriental words are written in an orthographic system that reflects Tuscan pronunciation, rather than Venetian. Rustichello adapted to his phonologic system words which he had heard pronounced by Marco. Le informazioni contenute nel prologo del Devisement dou monde hanno indotto diversi studiosi a ipotizzare che Marco Polo abbia dettato i suoi ricordi di viaggio a Rustichello da Pisa. Secondo un’altra ipotesi, Rustichello avrebbe rielaborato appunti che Marco aveva preso durante il suo soggiorno in Asia. Lo storico dell’economia Franco Borlandi suppone che sia esistita una versione primitiva del testo, strutturata come un manuale di marcatura. Lo studioso rileva che i nomi e i toponimi orientali sono trascritti non secondo il sistema antico-francese, ma secondo quello italiano. Secondo Borlandi, questo proverebbe l’esistenza di un esemplare di traduzione in volgare italiano. Tuttavia, l’analisi dei toponimi cinesi dimostra che il contributo di Marco alla stesura dell’opera è stato di tipo orale. Le forme orientali sono scritte secondo un sistema grafico che riflette la pronuncia toscana, non quella veneziana. Rustichello ha adattato al suo sistema fonologico termini che aveva sentito pronunciare da Marco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.