Nicola Andria ritiene i “disturbi alimentari” malattie difficili, le quali richiedono l’urgenza delle cure, in quanto il “fattore tempo” è determinante la concreta possibilità di guarigione. Più invecchiano, più questi morbi rendono inefficaci le terapie, in quanto ledono organi ed apparati, causando l’insorgere di molte altre complicazioni ed aggravando il quadro clinico. Le cause possono essere diverse e fra queste lo stato morale del soggetto, per cui occorre occuparsi tanto degli effetti fisici del male, quanto delle ragioni profonde del malessere. L’Andria raccomanda l’esercizio in attività ludiche e pratiche sportive, quali l’equitazione. Gli ipocondriaci sono invece un caso particolare che va trattato con la massima comprensione e gentilezza da parte del medico, il quale non deve sottovalutare le loro paure, fonte di ogni preoccupazione circa lo stato della propria salute. Occorre che questi rifiutino l’ozio ed imparino a gestire se stessi. Alla base di questi disturbi è sempre una cattiva gestione degli istinti, che “corrompe” lo spirito e induce condotte erronee e dannose. L’Andria si schiera poi in difesa del mesmerismo e del perkinismo, prendendo parte al dibattito dell’epoca circa la validità di questi metodi.

Troubles de l’alimentation, hypocondrie et mesmérisme en Nicola Andria

DUCA, MELANIA ANNA
2011-01-01

Abstract

Nicola Andria ritiene i “disturbi alimentari” malattie difficili, le quali richiedono l’urgenza delle cure, in quanto il “fattore tempo” è determinante la concreta possibilità di guarigione. Più invecchiano, più questi morbi rendono inefficaci le terapie, in quanto ledono organi ed apparati, causando l’insorgere di molte altre complicazioni ed aggravando il quadro clinico. Le cause possono essere diverse e fra queste lo stato morale del soggetto, per cui occorre occuparsi tanto degli effetti fisici del male, quanto delle ragioni profonde del malessere. L’Andria raccomanda l’esercizio in attività ludiche e pratiche sportive, quali l’equitazione. Gli ipocondriaci sono invece un caso particolare che va trattato con la massima comprensione e gentilezza da parte del medico, il quale non deve sottovalutare le loro paure, fonte di ogni preoccupazione circa lo stato della propria salute. Occorre che questi rifiutino l’ozio ed imparino a gestire se stessi. Alla base di questi disturbi è sempre una cattiva gestione degli istinti, che “corrompe” lo spirito e induce condotte erronee e dannose. L’Andria si schiera poi in difesa del mesmerismo e del perkinismo, prendendo parte al dibattito dell’epoca circa la validità di questi metodi.
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