Il problema dell’incontro mediale all’interno del contesto delle piattaforme streaming on-demand pone al centro la questione della soggettività tanto dello spettatore/utente che sceglie e seleziona il prodotto da vedere all’interno del catalogo quanto della piattaforma stessa che riorganizza sé stessa e il proprio arredo per rinnovare continuamente il dialogo con il proprio utente. Una relazione reciproca, intersoggettiva, che genera una formazione di senso in continuo mutamento riscontrabile attraverso l’homepage stessa della piattaforma, vera e propria immagine dell’incontro avvenuto e continuamente sul punto di rinnovarsi, teso verso una pratica da perpetuare. In questa pratica entrano in gioco, al fianco della relazione intersoggettiva, due elementi strettamente fenomenologici: il tocco come veicolo preferenziale dell’incontro e il “paesaggio” come dispositivo teorico di comprensione dell’immagine generata dall’incontro stesso. Partendo dai risultati dei Media Studies in rapporto alle pratiche produttive, distributive e di fruizione che circondano il contesto delle piattaforme streaming e dalla comprensione che i Platform Studies permettono di avere riguardo le infrastrutture che sottendono queste pratiche, si applicano qui il metodo etnosemiotico e lo sguardo fenomenologico sui problemi teorici immanenti a queste pratiche, individuando e descrivendo il luogo teorico soggiacente all’efficacia dell’incontro mediale, per ottenere descrizioni operative del funzionamento delle piattaforme streaming.

Paesaggi dell’incontro mediale on-demand

NICOLO' VILLANI
2022-01-01

Abstract

Il problema dell’incontro mediale all’interno del contesto delle piattaforme streaming on-demand pone al centro la questione della soggettività tanto dello spettatore/utente che sceglie e seleziona il prodotto da vedere all’interno del catalogo quanto della piattaforma stessa che riorganizza sé stessa e il proprio arredo per rinnovare continuamente il dialogo con il proprio utente. Una relazione reciproca, intersoggettiva, che genera una formazione di senso in continuo mutamento riscontrabile attraverso l’homepage stessa della piattaforma, vera e propria immagine dell’incontro avvenuto e continuamente sul punto di rinnovarsi, teso verso una pratica da perpetuare. In questa pratica entrano in gioco, al fianco della relazione intersoggettiva, due elementi strettamente fenomenologici: il tocco come veicolo preferenziale dell’incontro e il “paesaggio” come dispositivo teorico di comprensione dell’immagine generata dall’incontro stesso. Partendo dai risultati dei Media Studies in rapporto alle pratiche produttive, distributive e di fruizione che circondano il contesto delle piattaforme streaming e dalla comprensione che i Platform Studies permettono di avere riguardo le infrastrutture che sottendono queste pratiche, si applicano qui il metodo etnosemiotico e lo sguardo fenomenologico sui problemi teorici immanenti a queste pratiche, individuando e descrivendo il luogo teorico soggiacente all’efficacia dell’incontro mediale, per ottenere descrizioni operative del funzionamento delle piattaforme streaming.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11389/39975
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