L’elaborazione del linguaggio espressionista adottato da Lorenzo Viani (1882-1936) si svolse equamente nei due campi di esercizio artistico che l’artista viareggino affrontò costantemente lungo tutta la sua carriera: la pittura e la xilografia. Quest’ultima, in particolare, rappresentò per Viani lo strumento privilegiato per la sperimentazione della sua poetica in quanto, grazie alla qualità di scabrezza intrinseca al mezzo stesso, essa si prestò in maniera ottimale ad assecondare quella durezza e quella ‘asprezza’ di segno tipiche, appunto, dello stile fauve-espressionista maturato dall’artista nei primi decenni del Novecento. Esempi significativi di tale processo creativo si rintracciano nel nucleo di tavole realizzate dell’artista nel biennio 1914-16 per «L’Eroica», la rivista fondata a La Spezia nel 1911 da Ettore Cozzani (1884-1971) e divenuta in breve tempo il luogo d’incontro e di promozione della xilografia contemporanea più importante in Italia. Di fatto, con le sue incisioni su legno apparse sulla testata spezzina, Viani contribuì alla cosiddetta ‘Secessione degli xilografi’, ovverosia l’abbandono da parte di un’agguerrita pattuglia di giovani artisti dell’ormai ‘stanco’ e abusato stile Liberty in favore di un linguaggio più moderno, aggiornato sulle nuove tendenze di stampo neo-primitiviste, in sintonia con quanto stava accadendo parallelamente all’estero, in particolare in Francia e in Germania.
«L’EROICO» LORENZO VIANI
VIRELLI, GIUSEPPE
2013-01-01
Abstract
L’elaborazione del linguaggio espressionista adottato da Lorenzo Viani (1882-1936) si svolse equamente nei due campi di esercizio artistico che l’artista viareggino affrontò costantemente lungo tutta la sua carriera: la pittura e la xilografia. Quest’ultima, in particolare, rappresentò per Viani lo strumento privilegiato per la sperimentazione della sua poetica in quanto, grazie alla qualità di scabrezza intrinseca al mezzo stesso, essa si prestò in maniera ottimale ad assecondare quella durezza e quella ‘asprezza’ di segno tipiche, appunto, dello stile fauve-espressionista maturato dall’artista nei primi decenni del Novecento. Esempi significativi di tale processo creativo si rintracciano nel nucleo di tavole realizzate dell’artista nel biennio 1914-16 per «L’Eroica», la rivista fondata a La Spezia nel 1911 da Ettore Cozzani (1884-1971) e divenuta in breve tempo il luogo d’incontro e di promozione della xilografia contemporanea più importante in Italia. Di fatto, con le sue incisioni su legno apparse sulla testata spezzina, Viani contribuì alla cosiddetta ‘Secessione degli xilografi’, ovverosia l’abbandono da parte di un’agguerrita pattuglia di giovani artisti dell’ormai ‘stanco’ e abusato stile Liberty in favore di un linguaggio più moderno, aggiornato sulle nuove tendenze di stampo neo-primitiviste, in sintonia con quanto stava accadendo parallelamente all’estero, in particolare in Francia e in Germania.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.