The paper describes the multifaceted personality of Antonio da Lampugnano, a copyist active in Milan under Sforza rule during the second half of the 15th century, a professional highly appreciated by the court and the most important religious institutions of the time (among which the Curia and the Fabbrica del Duomo, the Milanese artist’s main patrons). As attested by the transcribed manuscripts and several documents kept in the Archives of the Veneranda Fabbrica del Duomo, he was not only an expert copyist, but also a fine calligrapher, illuminator and engraver. Of this important and varied activity, little has emerged to date: eight manuscripts, of which he was both copyist and calligrapher, and numerous pen-flourished initials made to complete the minor decoration of the so-called Beroldo (Milan, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. 2262). The study identifies these capital letters (as many as indicated by the commission contract) within the rich decoration of the manuscript.

L’articolo descrive la personalità poliedrica di Antonio da Lampugnano, copista attivo nella Milano sforzesca della seconda metà del XV secolo, professionista apprezzato dalla corte e dai più importanti istituti religiosi del tempo, in primis la Curia e la Fabbrica del Duomo, principali committenti dell’artista milanese. Come attestano le fonti, i codici trascritti e alcuni documenti contenuti negli Archivi della Veneranda Fabbrica del Duomo, egli non fu solo esperto copista, ma anche fine calligrafo, miniatore e incisore. Di questa importante e varia attività poco resta, o comunque, poco è ad oggi emerso: otto codici, di cui è copista e calligrafo, e numerose iniziali filigranate realizzate a completamento della decorazione minore del cosiddetto Beroldo. Nel presente studio tali iniziali, tante quante indicate dal contratto di committenza, sono state individuate all’interno della ricca decorazione del codice.

Antonio da Lampugnano, copista, miniatore e notatore nella Milano di Leonardo da Vinci

Armillotta Annarita
;
Pantarotto Martina
2023-01-01

Abstract

The paper describes the multifaceted personality of Antonio da Lampugnano, a copyist active in Milan under Sforza rule during the second half of the 15th century, a professional highly appreciated by the court and the most important religious institutions of the time (among which the Curia and the Fabbrica del Duomo, the Milanese artist’s main patrons). As attested by the transcribed manuscripts and several documents kept in the Archives of the Veneranda Fabbrica del Duomo, he was not only an expert copyist, but also a fine calligrapher, illuminator and engraver. Of this important and varied activity, little has emerged to date: eight manuscripts, of which he was both copyist and calligrapher, and numerous pen-flourished initials made to complete the minor decoration of the so-called Beroldo (Milan, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. 2262). The study identifies these capital letters (as many as indicated by the commission contract) within the rich decoration of the manuscript.
2023
L’articolo descrive la personalità poliedrica di Antonio da Lampugnano, copista attivo nella Milano sforzesca della seconda metà del XV secolo, professionista apprezzato dalla corte e dai più importanti istituti religiosi del tempo, in primis la Curia e la Fabbrica del Duomo, principali committenti dell’artista milanese. Come attestano le fonti, i codici trascritti e alcuni documenti contenuti negli Archivi della Veneranda Fabbrica del Duomo, egli non fu solo esperto copista, ma anche fine calligrafo, miniatore e incisore. Di questa importante e varia attività poco resta, o comunque, poco è ad oggi emerso: otto codici, di cui è copista e calligrafo, e numerose iniziali filigranate realizzate a completamento della decorazione minore del cosiddetto Beroldo. Nel presente studio tali iniziali, tante quante indicate dal contratto di committenza, sono state individuate all’interno della ricca decorazione del codice.
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