Lo scritto affronta e sviluppa i temi evocati dal titolo dato al lavoro, enunciandoli in forma interrogativa e problematica: (i) Il primo: La proprietà. Il diritto di proprietà è un “diritto dell’uomo” equiparabile alle “libertà inviolabili”? e, ancora, quale può essere l’esito dell’intricato e singolare “confronto” fra la Corte Costituzionale italiana e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in ordine al problema della collocazione o meno della proprietà privata tra i diritti umani e di libertà e ciò anche alla luce della entrata in vigore del Trattato di Lisbona, avvenuta il 1° dicembre 2009? (ii) Il secondo: L’identità costituzionale. Quali sono i principi fondamentali che costituiscono “l’identità” della nostra Costituzione? (iii) Il terzo: La competizione tra modelli. Si può parlare di una giustapposizione tra il modello sociale sotteso alla Costituzione italiana (così come a quelli di altri Stati europei) e la normativa comunitaria in materia? È possibile, nel campo del diritto di proprietà, un compromesso (nel senso della ragionevolezza, del bilanciamento e del dialogo) tra l’individualismo-liberismo posti a fondamento delle norme europee e il personalismo-solidarismo cui si ispira la nostra Carta costituzionale? Le domande appena formulate costituiranno il punto di riferimento a cui riportare tutte le discussioni che saranno svolte nel saggio. Attraverso questo approccio problematico, unitamente ad una visione dialettica dei dati giurisprudenziali e normativi, sarà forse possibile indagare in modo utile il tema che si intende più specificamente trattare (quello dell'istituto della occupazione acquisitiva), individuandone nessi e implicazioni.
La proprietà privata, l'identità costituzionale e la competizione tra modelli
Ramaccioni
2010-01-01
Abstract
Lo scritto affronta e sviluppa i temi evocati dal titolo dato al lavoro, enunciandoli in forma interrogativa e problematica: (i) Il primo: La proprietà. Il diritto di proprietà è un “diritto dell’uomo” equiparabile alle “libertà inviolabili”? e, ancora, quale può essere l’esito dell’intricato e singolare “confronto” fra la Corte Costituzionale italiana e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in ordine al problema della collocazione o meno della proprietà privata tra i diritti umani e di libertà e ciò anche alla luce della entrata in vigore del Trattato di Lisbona, avvenuta il 1° dicembre 2009? (ii) Il secondo: L’identità costituzionale. Quali sono i principi fondamentali che costituiscono “l’identità” della nostra Costituzione? (iii) Il terzo: La competizione tra modelli. Si può parlare di una giustapposizione tra il modello sociale sotteso alla Costituzione italiana (così come a quelli di altri Stati europei) e la normativa comunitaria in materia? È possibile, nel campo del diritto di proprietà, un compromesso (nel senso della ragionevolezza, del bilanciamento e del dialogo) tra l’individualismo-liberismo posti a fondamento delle norme europee e il personalismo-solidarismo cui si ispira la nostra Carta costituzionale? Le domande appena formulate costituiranno il punto di riferimento a cui riportare tutte le discussioni che saranno svolte nel saggio. Attraverso questo approccio problematico, unitamente ad una visione dialettica dei dati giurisprudenziali e normativi, sarà forse possibile indagare in modo utile il tema che si intende più specificamente trattare (quello dell'istituto della occupazione acquisitiva), individuandone nessi e implicazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.