Il contributo si propone di indagare la presenza delle parole di Dante in una selezione degli scritti di Roberto Longhi: si vogliono analizzare specialmente i vocaboli attestati per la prima volta nella Commedia o quelli preesistenti per i quali l’utilizzo da parte di Dante nella propria opera ha contribuito alla cristallizzazione e alla fortuna nella lingua letteraria. L’obbiettivo è quello di mettere in luce il modo in cui il critico d’arte riutilizza questi vocaboli nella propria peculiare pratica ecfrastica.
«Quasi dopo un viaggio dantesco». Le parole di Dante negli scritti di Roberto Longhi
MURRU C
2021-01-01
Abstract
Il contributo si propone di indagare la presenza delle parole di Dante in una selezione degli scritti di Roberto Longhi: si vogliono analizzare specialmente i vocaboli attestati per la prima volta nella Commedia o quelli preesistenti per i quali l’utilizzo da parte di Dante nella propria opera ha contribuito alla cristallizzazione e alla fortuna nella lingua letteraria. L’obbiettivo è quello di mettere in luce il modo in cui il critico d’arte riutilizza questi vocaboli nella propria peculiare pratica ecfrastica.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.