L'autrice propone uno studio sulla “clandestinità” come circostanza aggravante comune. Dopo aver sinteticamente valutato la connessione tra criminalità e immigrazione, vengono messe in evidenze le analogie e le differenze rispetto alle circostanze aggravanti legate alla recidiva ed allo stato di latitanza. L'indagine si sofferma sulla presunzione di pericolosità basata su di uno status soggettivo e sulla dichiarazione di illegittimità costituzionale. Sono infine esaminati i rapporti tra l’aggravante della clandestinità e l’introduzione del reato di immigrazione clandestina prima e dopo l’intervento della Corte costituzionale.
L'aggravante della clandestinità: un ritorno alle presunzioni di pericolosità sociale?
PERRONE D
2010-01-01
Abstract
L'autrice propone uno studio sulla “clandestinità” come circostanza aggravante comune. Dopo aver sinteticamente valutato la connessione tra criminalità e immigrazione, vengono messe in evidenze le analogie e le differenze rispetto alle circostanze aggravanti legate alla recidiva ed allo stato di latitanza. L'indagine si sofferma sulla presunzione di pericolosità basata su di uno status soggettivo e sulla dichiarazione di illegittimità costituzionale. Sono infine esaminati i rapporti tra l’aggravante della clandestinità e l’introduzione del reato di immigrazione clandestina prima e dopo l’intervento della Corte costituzionale.File in questo prodotto:
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