Si propone un confronto tra il IV libro "de Familia" e il "Laelius" ciceroniano, opuscolo fondamentale per l'Umanesimo quattrocentesco nell'ambito della trattatistica sull'amicizia, e fonte primaria del dialogo dell’Alberti. Il confronto evidenzia come l'umanista, modificando ora in un senso ora in un altro il messaggio di Lelio, aderendo ai principi di questi o allontanandosene, e usando le parole medesime della propria fonte, giunga infine a teorizzare un'idea dell'amicizia radicalmente lontana da quella di Cicerone.

Per un mosaico albertiano: le "tessere" del "Laelius" nel libro IV "de Familia" (o della trasformazione dei significati)

MARSICO, CLEMENTINA
2012-01-01

Abstract

Si propone un confronto tra il IV libro "de Familia" e il "Laelius" ciceroniano, opuscolo fondamentale per l'Umanesimo quattrocentesco nell'ambito della trattatistica sull'amicizia, e fonte primaria del dialogo dell’Alberti. Il confronto evidenzia come l'umanista, modificando ora in un senso ora in un altro il messaggio di Lelio, aderendo ai principi di questi o allontanandosene, e usando le parole medesime della propria fonte, giunga infine a teorizzare un'idea dell'amicizia radicalmente lontana da quella di Cicerone.
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