Il saggio analizza alcune scritture autobiografiche di studenti universitari e si colloca all’interno di un più ampio progetto di ricerca sui dinamismi della religiosità e sul loro nesso con il processo educativo. In particolare, viene qui messa a tema la formazione dell’identità religiosa nella cosiddetta “fase adolescenziale”. Oltre a lasciar emergere uno scollamento tra istituzione ed esperienza religiosa, i materiali empirici smentiscono in parte il paradigma della “secolarizzazione”: la “crisi religiosa” nell’adolescenza non sembra addebitabile a un “crescere” nella razionalità e a un “emanciparsi”, ma sembra riconducibile all’atto del porre la propria eredità umana davanti agli occhi, vagliandola per stabilire se e cosa trattenere. Le diverse esperienze adolescenziali sembrano mettere in relazione la ricerca della propria identità con la messa alla prova della consistenza del “patrimonio religioso” ricevuto nella fase più propriamente “infantile”. Emerge così una visione dinamica dell’identità religiosa in cui è maggiormente rilevante la presenza di nuclei “germinativi” che possono riprendere il loro sviluppo in rapporto ai momenti “critici” della esistenza personale. Un ulteriore aspetto significativo è rappresentato dal fondamentale ruolo del linguaggio rispetto alla esperienza/educazione religiosa: per poter codificare la propria esperienza come “religiosa” è innanzitutto necessario avere parole e immagini per pensarla ed esprimerla. Espressioni e nuclei immaginativi connessi alla dimensione del “religioso” si configurano come vie per una più lucida “auto-comprensione in retrospettiva”. Un’educazione della religiosità sembra quindi indispensabile, perché parole e immagini che esprimono l’esperienza religiosa possano nutrire un aspetto dell’identità personale e fornire le pre-categorie necessarie al suo compiuto svilupparsi, in un senso o nell’altro. Quest’ultimo aspetto costituisce una possibile ipotesi di lavoro per (ri)pensare l’educazione religiosa dentro l’orizzonte multiculturale contemporaneo.
La “crisi” dell’identità religiosa nell’età dell’adolescenza
Giorgia Pinelli
2014-01-01
Abstract
Il saggio analizza alcune scritture autobiografiche di studenti universitari e si colloca all’interno di un più ampio progetto di ricerca sui dinamismi della religiosità e sul loro nesso con il processo educativo. In particolare, viene qui messa a tema la formazione dell’identità religiosa nella cosiddetta “fase adolescenziale”. Oltre a lasciar emergere uno scollamento tra istituzione ed esperienza religiosa, i materiali empirici smentiscono in parte il paradigma della “secolarizzazione”: la “crisi religiosa” nell’adolescenza non sembra addebitabile a un “crescere” nella razionalità e a un “emanciparsi”, ma sembra riconducibile all’atto del porre la propria eredità umana davanti agli occhi, vagliandola per stabilire se e cosa trattenere. Le diverse esperienze adolescenziali sembrano mettere in relazione la ricerca della propria identità con la messa alla prova della consistenza del “patrimonio religioso” ricevuto nella fase più propriamente “infantile”. Emerge così una visione dinamica dell’identità religiosa in cui è maggiormente rilevante la presenza di nuclei “germinativi” che possono riprendere il loro sviluppo in rapporto ai momenti “critici” della esistenza personale. Un ulteriore aspetto significativo è rappresentato dal fondamentale ruolo del linguaggio rispetto alla esperienza/educazione religiosa: per poter codificare la propria esperienza come “religiosa” è innanzitutto necessario avere parole e immagini per pensarla ed esprimerla. Espressioni e nuclei immaginativi connessi alla dimensione del “religioso” si configurano come vie per una più lucida “auto-comprensione in retrospettiva”. Un’educazione della religiosità sembra quindi indispensabile, perché parole e immagini che esprimono l’esperienza religiosa possano nutrire un aspetto dell’identità personale e fornire le pre-categorie necessarie al suo compiuto svilupparsi, in un senso o nell’altro. Quest’ultimo aspetto costituisce una possibile ipotesi di lavoro per (ri)pensare l’educazione religiosa dentro l’orizzonte multiculturale contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.