Il saggio affronta gli aspetti politico-sociali nel pensiero di Kant, mettendo in correlazione la guerra con le strutture sociali e politiche e riflettendo sul legame tra la morale e la politica. L’origine della guerra va collocata nell’abito dell’assenza di uno Stato organizzato che possa regolare i rapporti tra gli individui e che abbia la sovranità per impedire agli esseri umani di danneggiare la libertà reciproca. Riproponendo il discorso del rapporto tra Stato e individui al livello delle relazioni tra gli Stati, Kant ritiene che la pace perpetua possa essere raggiungibile mediante la nascita di una federazione di Stati e di un regolamento giuridico dei rapporti tra gli Stati. Il saggio esplora la concezione secondo la quale il culmine della natura e del “disegno della storia” è il raggiungimento di una organizzazione sociale regolata dalle leggi dello Stato. La “garanzia” della pace viene dal corso stesso della natura la quale fa sorgere progressivamente la concordia tra gli individui. Il saggio si chiude con una riflessione sull’accordo tra l’idea morale della pace e la politica, che si definisce come “idea regolativa” che comanda all’essere umano di vivere e di agire “come se” fosse possibile il trionfo della pace, della moralità e ragione. La politica si colloca nella sfera dell’agire pratico e nel sistema delle libertà e rappresenta l’applicazione istituzionale e pragmatica del diritto e della dottrina giuridica.

Aspetti politico-sociali nel pensiero di Kant

Contini Rina Manuela
Writing – Review & Editing
2025-01-01

Abstract

Il saggio affronta gli aspetti politico-sociali nel pensiero di Kant, mettendo in correlazione la guerra con le strutture sociali e politiche e riflettendo sul legame tra la morale e la politica. L’origine della guerra va collocata nell’abito dell’assenza di uno Stato organizzato che possa regolare i rapporti tra gli individui e che abbia la sovranità per impedire agli esseri umani di danneggiare la libertà reciproca. Riproponendo il discorso del rapporto tra Stato e individui al livello delle relazioni tra gli Stati, Kant ritiene che la pace perpetua possa essere raggiungibile mediante la nascita di una federazione di Stati e di un regolamento giuridico dei rapporti tra gli Stati. Il saggio esplora la concezione secondo la quale il culmine della natura e del “disegno della storia” è il raggiungimento di una organizzazione sociale regolata dalle leggi dello Stato. La “garanzia” della pace viene dal corso stesso della natura la quale fa sorgere progressivamente la concordia tra gli individui. Il saggio si chiude con una riflessione sull’accordo tra l’idea morale della pace e la politica, che si definisce come “idea regolativa” che comanda all’essere umano di vivere e di agire “come se” fosse possibile il trionfo della pace, della moralità e ragione. La politica si colloca nella sfera dell’agire pratico e nel sistema delle libertà e rappresenta l’applicazione istituzionale e pragmatica del diritto e della dottrina giuridica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11389/78275
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