Il contributo ricostruisce l’origine del sintagma smartworking, influenzata da smartphone e dai composti di smart legati alla tecnologia (smart home, smart card ecc.) efavorita dall’associazione con i significati connotativi di smart, quali “intelligente” e “alla moda”. Il significato, con cui arriva in italiano come prestito, all’inizio è quello di “lavoro flessibile”. Con l’emergenza sanitaria da Covid-19, però, tale significato subisce un restringimento semantico, riducendosi a “telelavoro”. In questo senso, non sembra giustificato classificare il sintagma come “pseudoanglicismo” sin dal suo arrivo in italiano, definizione che invece può essere condivisibile dopo il restringimento semantico subito durante la pandemia.
Genesi ed evoluzione dell’espressione smart working: note linguistiche su un possibile pseudoanglicismo
Edoardo Scarpanti
2025-01-01
Abstract
Il contributo ricostruisce l’origine del sintagma smartworking, influenzata da smartphone e dai composti di smart legati alla tecnologia (smart home, smart card ecc.) efavorita dall’associazione con i significati connotativi di smart, quali “intelligente” e “alla moda”. Il significato, con cui arriva in italiano come prestito, all’inizio è quello di “lavoro flessibile”. Con l’emergenza sanitaria da Covid-19, però, tale significato subisce un restringimento semantico, riducendosi a “telelavoro”. In questo senso, non sembra giustificato classificare il sintagma come “pseudoanglicismo” sin dal suo arrivo in italiano, definizione che invece può essere condivisibile dopo il restringimento semantico subito durante la pandemia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


