Partendo dalla riflessione del filosofo analitico statunitense Nelson Goodman (che nel suo fondamentale "Languages of art" inquadra il suo discorso estetologico nell'ambito di una più generale riflessione sui sistemi simbolici, sia linguistici, sia non-verbali) sul concetto di "spartito", il saggio esamina alcune tendenze della notazione musicale che, nella seconda metà del Novecento, si sono rivestite di valenze iconico-visuali, arrivando a configurarsi quali autonome "opere d'arte", a prescindere dalla loro funzione primaria di trasmissione scritta di un contenuto sonoro.
Partitura musicale come oggetto artistico
BOLPAGNI, PAOLO
2006-01-01
Abstract
Partendo dalla riflessione del filosofo analitico statunitense Nelson Goodman (che nel suo fondamentale "Languages of art" inquadra il suo discorso estetologico nell'ambito di una più generale riflessione sui sistemi simbolici, sia linguistici, sia non-verbali) sul concetto di "spartito", il saggio esamina alcune tendenze della notazione musicale che, nella seconda metà del Novecento, si sono rivestite di valenze iconico-visuali, arrivando a configurarsi quali autonome "opere d'arte", a prescindere dalla loro funzione primaria di trasmissione scritta di un contenuto sonoro.File in questo prodotto:
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