Il saggio presenta e analizza per la prima volta un ciclo inedito di disegni eseguiti da Mario Ballocco alla fine degli anni '40, intitolato "Odissea dell'homo sapiens". Si tratta di una sorta di "commedia umana" che sta tra il satirico e il grottesco, con punte di amara ironia. Il ciclo di 51 disegni, perlopiù in bianco e nero, fu pensato per un libro poi non realizzato, di cui restano soltanto queste tavole. È un'analisi sottile e spietata delle dinamiche antropologiche e sociali che stanno alla base del nostro vivere: l'innamoramento, la conflittualità, la sottomissione, il tradimento, l'impegno culturale e politico. Gli "Homines" di Ballocco sono entità stilizzate inquietanti, crudeli e disperate nei loro enormi occhi vuoti, nelle bocche spalancate a mostrare minacciosamente i denti, piuttosto che il bisogno d'affetto. L'autore vi mette a nudo le passioni e i moventi più profondi dell'agire delle persone e delle masse, componendo una galleria di ritratti densa di umori sardonici. Ritroviamo in quest'"Odissea" il pessimismo dei grandi moralisti, unito a un'ironia pungente, frutto di lucidità intellettuale e capacità di scavo. E un intenso slancio etico, che si traduce in inclinazione espressionista.
All'origine di Origine. Ballocco e l'Odissea dell'homo sapiens / The Origins of Origine. Ballocco and The Odyssey of Homo Sapiens
BOLPAGNI, PAOLO
2010-01-01
Abstract
Il saggio presenta e analizza per la prima volta un ciclo inedito di disegni eseguiti da Mario Ballocco alla fine degli anni '40, intitolato "Odissea dell'homo sapiens". Si tratta di una sorta di "commedia umana" che sta tra il satirico e il grottesco, con punte di amara ironia. Il ciclo di 51 disegni, perlopiù in bianco e nero, fu pensato per un libro poi non realizzato, di cui restano soltanto queste tavole. È un'analisi sottile e spietata delle dinamiche antropologiche e sociali che stanno alla base del nostro vivere: l'innamoramento, la conflittualità, la sottomissione, il tradimento, l'impegno culturale e politico. Gli "Homines" di Ballocco sono entità stilizzate inquietanti, crudeli e disperate nei loro enormi occhi vuoti, nelle bocche spalancate a mostrare minacciosamente i denti, piuttosto che il bisogno d'affetto. L'autore vi mette a nudo le passioni e i moventi più profondi dell'agire delle persone e delle masse, componendo una galleria di ritratti densa di umori sardonici. Ritroviamo in quest'"Odissea" il pessimismo dei grandi moralisti, unito a un'ironia pungente, frutto di lucidità intellettuale e capacità di scavo. E un intenso slancio etico, che si traduce in inclinazione espressionista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.