Lo studio ha approfondito il regime delle fondazioni di origine bancaria per ricostruire il ruolo che esse rivestono nell’attuale quadro normativo. A tale scopo è stato esaminato il quadro legislativo e giurisprudenziale degli ultimi anni per meglio comprendere la ratio delle disposizioni speciali che caratterizzano le fondazioni di origine bancaria: sono stati pertanto considerati i vari aspetti che rendono peculiari tali enti, con particolare attenzione sia al rapporto tra autonomia privata e controllo pubblico delle loro finalità istituzionali e delle conseguenti modalità operative, sia alla loro natura non lucrativa e alle correlate finalità che esse possono perseguire, anche alla luce delle limitazioni poste ai loro scopi e alle previsioni statutarie, sia alla loro governance, ove convivono autodeterminazione e influenza pubblica, sia infine al loro peculiare regime patrimoniale e fiscale e alla vigilanza esercitata dall’autorità pubblica. In relazione alla compresenza nella relativa disciplina di elementi pubblicistici e privatistici, lo studio ha inteso verificare se gli aspetti derogatori rispetto all’ordinario regime civilistico siano coerenti con le indicazioni contenute nell’art. 118 della Costituzione e nelle note pronunce della Corte Costituzionale n. 300 e 301 del 2003 a proposito della natura delle fondazioni o se residuino, e quali siano in tal caso, gli aspetti che necessitano di una riforma.

Coordinamento delle attività, controllo e responsabilità sociale delle fondazioni bancarie

SESSA, VALENTINA MARIA
2011-01-01

Abstract

Lo studio ha approfondito il regime delle fondazioni di origine bancaria per ricostruire il ruolo che esse rivestono nell’attuale quadro normativo. A tale scopo è stato esaminato il quadro legislativo e giurisprudenziale degli ultimi anni per meglio comprendere la ratio delle disposizioni speciali che caratterizzano le fondazioni di origine bancaria: sono stati pertanto considerati i vari aspetti che rendono peculiari tali enti, con particolare attenzione sia al rapporto tra autonomia privata e controllo pubblico delle loro finalità istituzionali e delle conseguenti modalità operative, sia alla loro natura non lucrativa e alle correlate finalità che esse possono perseguire, anche alla luce delle limitazioni poste ai loro scopi e alle previsioni statutarie, sia alla loro governance, ove convivono autodeterminazione e influenza pubblica, sia infine al loro peculiare regime patrimoniale e fiscale e alla vigilanza esercitata dall’autorità pubblica. In relazione alla compresenza nella relativa disciplina di elementi pubblicistici e privatistici, lo studio ha inteso verificare se gli aspetti derogatori rispetto all’ordinario regime civilistico siano coerenti con le indicazioni contenute nell’art. 118 della Costituzione e nelle note pronunce della Corte Costituzionale n. 300 e 301 del 2003 a proposito della natura delle fondazioni o se residuino, e quali siano in tal caso, gli aspetti che necessitano di una riforma.
2011
978-88-15-23319-6
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