Il saggio ricostruisce il percorso artistico di Mario Ballocco partendo dai "Reticoli" e dalle "Monadi", fino ad arrivare alle "Grate", opere astrattiste del periodo del Gruppo Origine, che Ballocco fonda insieme con Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla, per poi passare ai dipinti dei primi anni Cinquanta, nei quali Ballocco comincia ad evolvere verso la geometria pura e la modularità, anticipando gli esiti dell'Arte Cinetica, Programmata e Optical. Si hanno, da ora in poi, lavori dai titoli scientifici che esaltano le indagini sulla percezione, per lo più di natura gestaltica: "Effetto di rilievo", "Contrasti simultanei", "Problemi di unificazione cromatica", "Distruzione figurale", "Effetti di induzione cromatica".
Titolo: | Per una grammatica della visione: la pittura di Mario Ballocco fra teoria, prassi e ricadute applicative |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2017 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11389/26826 |
ISBN: | 978-88-940648-7-2 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |