All'inizio degli anni Ottanta Maurizio Sacripanti, uno dei protagonisti dell'architettura moderna nell'Italia del secondo dopoguerra, concepì l'originale ispirazione di recuperare il modello d'origine tardo-medievale del ponte edificato per progettare una singolare costruzione da destinare a spazio espositivo. Alla base di una sperimentazione apparentemente paradossale stava il tentativo di comporre l'inevitabile intimo dissidio sussistente fra le peculiarità più tipiche della struttura museale, emblema precipuo della contemplazione e della sosta (ciò, perlomeno, fino a prima dell’inaugurazione del Centre Pompidou di Parigi), e l'idea del transito, del passaggio e del dinamismo inarrestabile, connaturata al concetto stesso di "ponte", tanto più nella sua declinazione contemporanea.
Titolo: | Il ponte come spazio espositivo permanente: il Museo Parisi-Valle a Maccagno |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11389/26832 |
ISBN: | 9788857553405 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |