Introduzione: La teoria della mente (ToM) è definita come la capacità di attribuire stati mentali a sé stessi e ad altri al fine di prevedere e comprendere il proprio e l’altrui comportamento. Nonostante sia nota l’influenza di quest’abilità sullo sviluppo cognitivo e sociale, gli studi di potenziamento della ToM sono ancora pochi e molto recenti. L’età scolare e la scuola sono rispettivamente un periodo sensibile e un importante contesto per lo sviluppo e per la promozione di tale abilità. Il presente studio si propone come un tentativo di intervento di implementazione della ToM nel contesto classe utilizzando un approccio conversazionale, che chiama i bambini a discutere sugli stati mentali. Metodo: Nel presente lavoro è stato progettato un intervento per promuovere la ToM in bambini di 7-8 anni, attraverso un training di 4 sessioni (2 storie e 2 sessioni conversazionali ciascun incontro). I bambini prima hanno lavorato individualmente, rispondendo a domande a risposta chiusa su ogni storia e poi sono stati coinvolti in una discussione di gruppo sulla storia presentata. Il training mira a potenziare gli aspetti di ToM che servono per dare un significato appropriato a situazioni sociali complesse e/o ambigue. Hanno preso parte alla ricerca 50 bambini frequentanti il secondo anno di due scuole primarie della Lombardia (età media=7.6 anni, DS=3.95 mesi). Le classi sono state assegnate casualmente alla condizione sperimentale (N=27, 11 maschi) e di controllo (N=23, 8 maschi). Le abilità mentalistiche di tutti i bambini sono state valutate attraverso una batteria di test che ha compreso le Strange Stories, il Triangle task e compiti falsa credenza di secondo ordine prima e dopo le 4 sessioni di training. Inoltre, nel pre-test, sono state controllate le differenze individuali in variabili associate in letteratura in modo significativo con la ToM (background socio-culturale, abilità verbali, comprensione testuale e controllo esecutivo). Risultati: I gruppi sono risultati omogenei per le variabili considerate nel corso della sessione pre-test. A seguito dell’intervento, le analisi mostrano differenze statisticamente significative tra pre-test e post-test per quanto riguarda un indice ToM generale nei bambini assegnati al gruppo ToM (p ≤ .001), ma non nel gruppo di controllo (p = .430). In particolare, il gruppo ToM incrementa in modo significativo la propria performance nelle Strange Stories (p ≤ .001) e nel Triangle task (p = .002), mentre non si sono riscontrati tali miglioramenti nel gruppo di controllo. Conclusioni: Il lavoro presentato può avere ricadute sia sul piano della ricerca che applicativo. Lo studio dimostra che è possibile implementare la competenza mentalistica avanzata anche in bambini di 7 anni, laddove l’acquisizione di competenze di base (es. falsa credenza), emerge spontaneamente. Inoltre, il training utilizzato può facilmente essere integrato nella didattica in classe per la sua struttura (domande, feedback).
Potenziare la ToM: un intervento nei bambini di 7 anni
Lombardi E.;Massaro D.;Valle A.
2018-01-01
Abstract
Introduzione: La teoria della mente (ToM) è definita come la capacità di attribuire stati mentali a sé stessi e ad altri al fine di prevedere e comprendere il proprio e l’altrui comportamento. Nonostante sia nota l’influenza di quest’abilità sullo sviluppo cognitivo e sociale, gli studi di potenziamento della ToM sono ancora pochi e molto recenti. L’età scolare e la scuola sono rispettivamente un periodo sensibile e un importante contesto per lo sviluppo e per la promozione di tale abilità. Il presente studio si propone come un tentativo di intervento di implementazione della ToM nel contesto classe utilizzando un approccio conversazionale, che chiama i bambini a discutere sugli stati mentali. Metodo: Nel presente lavoro è stato progettato un intervento per promuovere la ToM in bambini di 7-8 anni, attraverso un training di 4 sessioni (2 storie e 2 sessioni conversazionali ciascun incontro). I bambini prima hanno lavorato individualmente, rispondendo a domande a risposta chiusa su ogni storia e poi sono stati coinvolti in una discussione di gruppo sulla storia presentata. Il training mira a potenziare gli aspetti di ToM che servono per dare un significato appropriato a situazioni sociali complesse e/o ambigue. Hanno preso parte alla ricerca 50 bambini frequentanti il secondo anno di due scuole primarie della Lombardia (età media=7.6 anni, DS=3.95 mesi). Le classi sono state assegnate casualmente alla condizione sperimentale (N=27, 11 maschi) e di controllo (N=23, 8 maschi). Le abilità mentalistiche di tutti i bambini sono state valutate attraverso una batteria di test che ha compreso le Strange Stories, il Triangle task e compiti falsa credenza di secondo ordine prima e dopo le 4 sessioni di training. Inoltre, nel pre-test, sono state controllate le differenze individuali in variabili associate in letteratura in modo significativo con la ToM (background socio-culturale, abilità verbali, comprensione testuale e controllo esecutivo). Risultati: I gruppi sono risultati omogenei per le variabili considerate nel corso della sessione pre-test. A seguito dell’intervento, le analisi mostrano differenze statisticamente significative tra pre-test e post-test per quanto riguarda un indice ToM generale nei bambini assegnati al gruppo ToM (p ≤ .001), ma non nel gruppo di controllo (p = .430). In particolare, il gruppo ToM incrementa in modo significativo la propria performance nelle Strange Stories (p ≤ .001) e nel Triangle task (p = .002), mentre non si sono riscontrati tali miglioramenti nel gruppo di controllo. Conclusioni: Il lavoro presentato può avere ricadute sia sul piano della ricerca che applicativo. Lo studio dimostra che è possibile implementare la competenza mentalistica avanzata anche in bambini di 7 anni, laddove l’acquisizione di competenze di base (es. falsa credenza), emerge spontaneamente. Inoltre, il training utilizzato può facilmente essere integrato nella didattica in classe per la sua struttura (domande, feedback).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.