I discorsi riguardanti la giuridificazione della persona e le sue forme di tutela, meritano un grande rilievo nel contesto attuale segnato dall’avvento della c.d. società dell’informazione, così significativamente caratterizzata dalla aggressività delle nuove tecnologie informatiche e telematiche. Il dato normativo ed il pensiero giuridico si sono dovuti necessariamente confrontare con questo multiforme e articolato quadro di riferimento, caratterizzato dall’affiorare – con una abbondanza ed una rapidità mai conosciute in passato – di nuove problematiche . In tale situazione l’ordinamento giuridico, nel suo complesso, ha evidenziato delle enormi difficoltà a fronteggiare i fenomeni e le esigenze che ne scaturiscono. Le nuove tecnologie imprimono infatti alla realtà uno sviluppo ed una complessità a cui il diritto spesso non riesce a far fronte , ed anzi, sembra entrare in crisi . In questo senso, uno dei profili più delicati, dove l’impatto sociale delle innovazioni è in grado di determinare gli effetti più evidenti, è quello del danno alla persona. Le prospettive che la modernità ci pone davanti aumentano in maniera incisiva le occasioni di queste tipologie di danno, esponendo la persona al rischio di sempre nuove aggressioni. Alla luce di un siffatto contesto di riferimento, assume forte rilevanza il ruolo (rectius: la funzione) che la responsabilità civile è chiamata a svolgere , in modo particolare nell’ambito del trattamento dei dati personali; e considerato che il settore nel quale la questione del valore giuridico della persona viene agitata con più forza è certamente quello del danno (anche in considerazione delle molteplici possibilità di lesione offerte dalle moderne tecnologie), l’indagine riguardante la responsabilità per illecito trattamento dei dati personali, sulla quale si concentrerà l’attenzione nelle pagine seguenti, muoverà, allora, proprio dalla analisi del danno alla persona, con particolare riferimento alla disciplina di cui al D.Lgs. n. 196/03 ed alla risarcibilità del danno non patrimoniale.
La risarcibilità del danno non patrimoniale da illecito trattamento dei dati personali
Ramaccioni
2009-01-01
Abstract
I discorsi riguardanti la giuridificazione della persona e le sue forme di tutela, meritano un grande rilievo nel contesto attuale segnato dall’avvento della c.d. società dell’informazione, così significativamente caratterizzata dalla aggressività delle nuove tecnologie informatiche e telematiche. Il dato normativo ed il pensiero giuridico si sono dovuti necessariamente confrontare con questo multiforme e articolato quadro di riferimento, caratterizzato dall’affiorare – con una abbondanza ed una rapidità mai conosciute in passato – di nuove problematiche . In tale situazione l’ordinamento giuridico, nel suo complesso, ha evidenziato delle enormi difficoltà a fronteggiare i fenomeni e le esigenze che ne scaturiscono. Le nuove tecnologie imprimono infatti alla realtà uno sviluppo ed una complessità a cui il diritto spesso non riesce a far fronte , ed anzi, sembra entrare in crisi . In questo senso, uno dei profili più delicati, dove l’impatto sociale delle innovazioni è in grado di determinare gli effetti più evidenti, è quello del danno alla persona. Le prospettive che la modernità ci pone davanti aumentano in maniera incisiva le occasioni di queste tipologie di danno, esponendo la persona al rischio di sempre nuove aggressioni. Alla luce di un siffatto contesto di riferimento, assume forte rilevanza il ruolo (rectius: la funzione) che la responsabilità civile è chiamata a svolgere , in modo particolare nell’ambito del trattamento dei dati personali; e considerato che il settore nel quale la questione del valore giuridico della persona viene agitata con più forza è certamente quello del danno (anche in considerazione delle molteplici possibilità di lesione offerte dalle moderne tecnologie), l’indagine riguardante la responsabilità per illecito trattamento dei dati personali, sulla quale si concentrerà l’attenzione nelle pagine seguenti, muoverà, allora, proprio dalla analisi del danno alla persona, con particolare riferimento alla disciplina di cui al D.Lgs. n. 196/03 ed alla risarcibilità del danno non patrimoniale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.