La Corte di Cassazione ha affermato, argomentando dalla qualificazione giuridica dell’istituto della mobilità quale cessione del contratto, che la p.a. di destinazione diviene titolare del potere disciplinare anche nel caso di fatti commessi alle dipendenze della p.a. cedente, profilo oggi risolto dall’art. 55-bis, c. 8, d.lgs. n. 165/2001. Inoltre, ove i fatti abbiano rilevanza penale, il principio di tempestività del procedimento disciplinare è rispettato nel caso in cui lo stesso sia differito, o meglio sia iniziato, all’esito della comunicazione della sentenza penale, ciò sulla base di quanto previsto dall’art. 5 l. n. 97/2001. Tale assunto, tuttavia, oggi è destinato a ritenersi pressoché superato atteso il superamento della pregiudiziale penale.
Note sul potere disciplinare in caso di passaggio diretto di personale e rilevanza penale del fatto addebitato
luisa rocchi
2020-01-01
Abstract
La Corte di Cassazione ha affermato, argomentando dalla qualificazione giuridica dell’istituto della mobilità quale cessione del contratto, che la p.a. di destinazione diviene titolare del potere disciplinare anche nel caso di fatti commessi alle dipendenze della p.a. cedente, profilo oggi risolto dall’art. 55-bis, c. 8, d.lgs. n. 165/2001. Inoltre, ove i fatti abbiano rilevanza penale, il principio di tempestività del procedimento disciplinare è rispettato nel caso in cui lo stesso sia differito, o meglio sia iniziato, all’esito della comunicazione della sentenza penale, ciò sulla base di quanto previsto dall’art. 5 l. n. 97/2001. Tale assunto, tuttavia, oggi è destinato a ritenersi pressoché superato atteso il superamento della pregiudiziale penale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.