Il saggio considera l'evoluzione del rapporto tra Stato e politica e organizzazioni religiose e religioni, guardando all'evoluzione dei rapporti di potere tra essi. Sebbene l'analisi si concentri sull'Italia, si mettono in rilievo in chiave comparativa alcuni altri esempi storici, e il condizionamento della situazione internazionale nelle scelte di un attore a vocazione universale come la Chiesa cattolica. Nelle fasi di maggiore debolezza dello Stato, lo spazio politico per le organizzazioni religiose si amplia e viceversa, così come nelle proprie fasi di debolezza sociale la Chiesa cerca maggiormente il sostegno statale. Nel contesto repubblicano italiano la DC ha rappresentato sia un veicolo che un argine all'influenza della Chiesa cattolica. Nella fase della cosiddetta "seconda repubblica" tale argine è venuto meno e si è creata una competizione tra i partiti volta a intercettare il voto dei cattolici che ha ampliato significativamente lo spazio politico della Chiesa cattolica. Al contempo nel secondo dopoguerra la Chiesa era fortemente radicata e lo Stato italiano molto debole, e ne segue l'assenza di un interesse della Chiesa ad un riferimento a Dio o alla religione cattolica nella Costituzione italiana. Interesse invece manifestatosi con grande forza nel dibattito sulla Costituzione europea in una fase in cui la forza sociale della Chiesa è molto minore.
La laicità: i rapporti di potere tra Stato, religioni e organizzazioni religiose
CASTALDI, ROBERTO
2009-01-01
Abstract
Il saggio considera l'evoluzione del rapporto tra Stato e politica e organizzazioni religiose e religioni, guardando all'evoluzione dei rapporti di potere tra essi. Sebbene l'analisi si concentri sull'Italia, si mettono in rilievo in chiave comparativa alcuni altri esempi storici, e il condizionamento della situazione internazionale nelle scelte di un attore a vocazione universale come la Chiesa cattolica. Nelle fasi di maggiore debolezza dello Stato, lo spazio politico per le organizzazioni religiose si amplia e viceversa, così come nelle proprie fasi di debolezza sociale la Chiesa cerca maggiormente il sostegno statale. Nel contesto repubblicano italiano la DC ha rappresentato sia un veicolo che un argine all'influenza della Chiesa cattolica. Nella fase della cosiddetta "seconda repubblica" tale argine è venuto meno e si è creata una competizione tra i partiti volta a intercettare il voto dei cattolici che ha ampliato significativamente lo spazio politico della Chiesa cattolica. Al contempo nel secondo dopoguerra la Chiesa era fortemente radicata e lo Stato italiano molto debole, e ne segue l'assenza di un interesse della Chiesa ad un riferimento a Dio o alla religione cattolica nella Costituzione italiana. Interesse invece manifestatosi con grande forza nel dibattito sulla Costituzione europea in una fase in cui la forza sociale della Chiesa è molto minore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.