Analisi del "Regestum possessionum comunis Vincencie", che costituisce un'ampia e dettagliata ricognizione dei beni comunali della città di Vicenza, avviata subito dopo la morte di Ezzelino III da Romano (1259) e giunta a compimento nel 1262, forse per impulso del podestà veneziano Giovanni Gradenigo, grazie al lavoro di ufficiali incaricati dal governo cittadino di censire edifici, poderi e prerogative del comune berico, che dopo il regime ezzeliniano stava sperimentando un periodo di rinnovata, seppur fragile, autonomia.
Regestum possessionum comunis Vincencie
BIANCHI F
2018-01-01
Abstract
Analisi del "Regestum possessionum comunis Vincencie", che costituisce un'ampia e dettagliata ricognizione dei beni comunali della città di Vicenza, avviata subito dopo la morte di Ezzelino III da Romano (1259) e giunta a compimento nel 1262, forse per impulso del podestà veneziano Giovanni Gradenigo, grazie al lavoro di ufficiali incaricati dal governo cittadino di censire edifici, poderi e prerogative del comune berico, che dopo il regime ezzeliniano stava sperimentando un periodo di rinnovata, seppur fragile, autonomia.File in questo prodotto:
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