Si può parlare di un modello monarchico per la signoria dei da Carrara su Padova (1318-1405)? I Carraresi intrattennero intense realzioni diplomatiche e militari sia con il regno d’Ungheria, e in particolare con l’angioino Ludovico/Luigi I il Grande (1342-1382), sia con l’Impero. Nella seconda metà del Trecento Francesco I da Carrara fu costantemente alleato del re d’Ungheria nelle guerre che i due si trovarono a combattere contro Venezia per la definizione degli equilibri strategici nel quadrante alto e medio adriatico. Al di là delle relazioni militari, i rapporti tra il Carrarese e Ludovico si collocarono nella cornice cortese-cavalleresca, per un verso, e in quella ideologico-propagandistica, per un altro. Testimonianze cronistiche e iconografiche significative mostrano in effetti il prestigio di cui il modello regio godeva a Padova nel Trecento. Possiamo per questo dire che i Carraresi adottarono elementi di quel modello nella loro esperienza signorile? Il confronto con il parallelo caso veronese mostra come sotto questo profilo l’esperienza scaligera fosse molto più avanzata. La signoria carrarese rimase invece ancorata saldamente alla dimensione civica da cui era scaturita.
I Carraresi fra modelli principeschi, identità cittadina e immagini del potere
BIANCHI F
2013-01-01
Abstract
Si può parlare di un modello monarchico per la signoria dei da Carrara su Padova (1318-1405)? I Carraresi intrattennero intense realzioni diplomatiche e militari sia con il regno d’Ungheria, e in particolare con l’angioino Ludovico/Luigi I il Grande (1342-1382), sia con l’Impero. Nella seconda metà del Trecento Francesco I da Carrara fu costantemente alleato del re d’Ungheria nelle guerre che i due si trovarono a combattere contro Venezia per la definizione degli equilibri strategici nel quadrante alto e medio adriatico. Al di là delle relazioni militari, i rapporti tra il Carrarese e Ludovico si collocarono nella cornice cortese-cavalleresca, per un verso, e in quella ideologico-propagandistica, per un altro. Testimonianze cronistiche e iconografiche significative mostrano in effetti il prestigio di cui il modello regio godeva a Padova nel Trecento. Possiamo per questo dire che i Carraresi adottarono elementi di quel modello nella loro esperienza signorile? Il confronto con il parallelo caso veronese mostra come sotto questo profilo l’esperienza scaligera fosse molto più avanzata. La signoria carrarese rimase invece ancorata saldamente alla dimensione civica da cui era scaturita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.