Il sillogismo giudiziale rappresenta, nella sua accezione illuministica, l’utopia di un diritto applicabile con l’esattezza e l’impeccabilità della deduzione logica. Questo astratto ideale si scontra tuttavia con la realtà pratica, ove il giudizio dell’uomo sull’uomo è reso fallibile e imperfetto dalle variabili (oggettive e soggettive) che influenzano l’attività conoscitivo-decisionale del giudice. Inoltre, nelle dinamiche del giusto processo, il succedersi di ragioni e di contro-ragioni svela l’ovvio: ovverosia, che non esiste un solo modo di ragionare. Pur restando fermo a livello di struttura dell’atto, lo schema sillogistico (premessa maggiore - premessa minore - conclusione) di volta in volta si adatta, in termini di sostanza e di argomentazione, ai vari tipi di ragionamento che vengono impiegati per riempire contenutisti- camente le due premesse e trarne poi la conclusione. Judicial syllogism represents, in its Enlightenment understanding, the utopia of an applicable law with the accuracy and impeccability of logical deduction. However, this abstract ideal crashes with practical reality, where the judgment is made fallible and imperfect by the human variables that influence the cognitive-decisional activity of the judge. In the dynamics of due process, the sequence of reasons and counter-reasons reveals the obvious: there is not only one way of reasoning. While remaining unchanged at the level of the structure of the act, the syllogistic scheme (major premise - minor premise - conclusion) adapts itself, in terms of substance and argumentation, to the various types of reasoning that are used to fill in the two premises and then draw the conclusion.

Il sillogismo giudiziale: "quel che resta, quel che se ne va"

Marco Cecchi
2020-01-01

Abstract

Il sillogismo giudiziale rappresenta, nella sua accezione illuministica, l’utopia di un diritto applicabile con l’esattezza e l’impeccabilità della deduzione logica. Questo astratto ideale si scontra tuttavia con la realtà pratica, ove il giudizio dell’uomo sull’uomo è reso fallibile e imperfetto dalle variabili (oggettive e soggettive) che influenzano l’attività conoscitivo-decisionale del giudice. Inoltre, nelle dinamiche del giusto processo, il succedersi di ragioni e di contro-ragioni svela l’ovvio: ovverosia, che non esiste un solo modo di ragionare. Pur restando fermo a livello di struttura dell’atto, lo schema sillogistico (premessa maggiore - premessa minore - conclusione) di volta in volta si adatta, in termini di sostanza e di argomentazione, ai vari tipi di ragionamento che vengono impiegati per riempire contenutisti- camente le due premesse e trarne poi la conclusione. Judicial syllogism represents, in its Enlightenment understanding, the utopia of an applicable law with the accuracy and impeccability of logical deduction. However, this abstract ideal crashes with practical reality, where the judgment is made fallible and imperfect by the human variables that influence the cognitive-decisional activity of the judge. In the dynamics of due process, the sequence of reasons and counter-reasons reveals the obvious: there is not only one way of reasoning. While remaining unchanged at the level of the structure of the act, the syllogistic scheme (major premise - minor premise - conclusion) adapts itself, in terms of substance and argumentation, to the various types of reasoning that are used to fill in the two premises and then draw the conclusion.
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