Luigi Giussani, a cent’anni dalla nascita, resta pensatore attuale e carico di profondità euristica almeno da due punti di vista, sui quali il presente studio si concentra in modo particolare. Innanzitutto, la messa a tema del senso religioso si traduce in una “ridefinizione di campo”, che sfugge alla difficoltà (tipica del dibattito scientifico e del sentire comune) di individuare convincenti e condivise categorie per interpretare la dimensione religiosa. L’analisi fenomenologicamente impostata dell’esperienza umana gli consente di affermare l’intrinseca struttura religiosa della ragione e di evidenziare la ragionevolezza della fede. In secondo luogo, Giussani individua un nesso essenziale tra senso religioso ed educazione. Quest’ultima implica sempre e necessariamente anche l’educazione del/al senso religioso, parte integrante dell’identità personale che nella cultura in senso ampio trova espressione. Il rischio educativo costituisce così l’altra faccia dei testi del PerCorso, o, ad es., di La coscienza di Dio e l’uomo moderno e dell’antologia Il tempo e il tempio. Dio e l’uomo. Di fatto Giussani traccia le linee di un’antropologia tramite alcune categorie chiave, disseminate in modo non sempre sistematico ma internamente coerente nei suoi testi. Concetti come senso religioso, esperienza, incontro, segno, ragionevolezza, autorità, sono descrizioni dell’uomo e della sua natura, indagata anche in prospettiva esistenziale. Questa visione antropologica genera, quasi spontaneamente, una riflessione e una prassi educativa: perché viene proposta a partire dall’esame del modo in cui viviamo e ci rapportiamo alla realtà. Di questa antropologia, in ordine alla riflessione sull’educazione, presenta particolare interesse la categoria di dipendenza originale. Essa permette infatti di postulare che l’educazione in quanto tale (e cioè il processo educativo, il semplice atto di educare da un lato, e di accettare di crescere dall’altro) abbia natura religiosa, sia avvenimento religioso per eccellenza.
Senso religioso ed educazione in Giussani: la categoria di dipendenza originale
Giorgia Pinelli
2023-01-01
Abstract
Luigi Giussani, a cent’anni dalla nascita, resta pensatore attuale e carico di profondità euristica almeno da due punti di vista, sui quali il presente studio si concentra in modo particolare. Innanzitutto, la messa a tema del senso religioso si traduce in una “ridefinizione di campo”, che sfugge alla difficoltà (tipica del dibattito scientifico e del sentire comune) di individuare convincenti e condivise categorie per interpretare la dimensione religiosa. L’analisi fenomenologicamente impostata dell’esperienza umana gli consente di affermare l’intrinseca struttura religiosa della ragione e di evidenziare la ragionevolezza della fede. In secondo luogo, Giussani individua un nesso essenziale tra senso religioso ed educazione. Quest’ultima implica sempre e necessariamente anche l’educazione del/al senso religioso, parte integrante dell’identità personale che nella cultura in senso ampio trova espressione. Il rischio educativo costituisce così l’altra faccia dei testi del PerCorso, o, ad es., di La coscienza di Dio e l’uomo moderno e dell’antologia Il tempo e il tempio. Dio e l’uomo. Di fatto Giussani traccia le linee di un’antropologia tramite alcune categorie chiave, disseminate in modo non sempre sistematico ma internamente coerente nei suoi testi. Concetti come senso religioso, esperienza, incontro, segno, ragionevolezza, autorità, sono descrizioni dell’uomo e della sua natura, indagata anche in prospettiva esistenziale. Questa visione antropologica genera, quasi spontaneamente, una riflessione e una prassi educativa: perché viene proposta a partire dall’esame del modo in cui viviamo e ci rapportiamo alla realtà. Di questa antropologia, in ordine alla riflessione sull’educazione, presenta particolare interesse la categoria di dipendenza originale. Essa permette infatti di postulare che l’educazione in quanto tale (e cioè il processo educativo, il semplice atto di educare da un lato, e di accettare di crescere dall’altro) abbia natura religiosa, sia avvenimento religioso per eccellenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.