Il saggio ripercorre la vicenda esistenziale della giovane ebrea olandese Esther (“Etty”) Hillesum (1914-1943), le cui circostanze sono consegnate principalmente al suo celebre Diario, redatto tra il 1941 e il 1942. L’inquieto percorso trasformativo di questa giovane adulta, impegnata fino alla fine in un “pellegrinaggio esistenziale”, appare inestricabilmente intrecciato ad un dinamismo di conversione religiosa, che non sarà mai sancita da passi pubblici/istituzionali, e che la stessa Etty non si preoccuperà di affermare o annunciare, ma che traspare progressivamente dalle sue annotazioni. Per certi versi la Hillesum – proprio come il lettore delle sue pagine - scopre questa conversione nel suo farsi, nel suo accadere. In ciò il Diario di Etty differisce da altre “autobiografie di conversione”, come "Sorpreso dalla gioia" di Clive Staples Lewis (a cui, nello stesso volume, l'Autrice dedica un ulteriore saggio). Soprattutto differisce dalle Confessioni di Agostino, incluse tra le letture favorite di Etty. Mentre scrive, infatti, ella non sta rileggendo a posteriori un cammino già compiuto alla luce di un’avvenuta conversione/ maturazione esistenziale, ma piuttosto redige un materiale “in presa diretta”: la parola prende forma simultaneamente nella sua mente e sulla carta, in modo contemporaneo all’esperienza che viene raccontata. L’esperienza di Etty, nei suoi “corsi e ricorsi” e nelle sue contraddittorietà, presenta il tipico dinamismo “a spirale” della trasformazione adulta (Moscato, 1994, 2002) e può essere colta unicamente con la lettura della versione integrale del Diario, resa disponibile al lettore italiano una decina d’anni fa.
“Cerco un tetto per Te, o Dio”. Trasformazione adulta e conferimento di senso nella conversione religiosa di Etty Hillesum
Giorgia Pinelli
2024-01-01
Abstract
Il saggio ripercorre la vicenda esistenziale della giovane ebrea olandese Esther (“Etty”) Hillesum (1914-1943), le cui circostanze sono consegnate principalmente al suo celebre Diario, redatto tra il 1941 e il 1942. L’inquieto percorso trasformativo di questa giovane adulta, impegnata fino alla fine in un “pellegrinaggio esistenziale”, appare inestricabilmente intrecciato ad un dinamismo di conversione religiosa, che non sarà mai sancita da passi pubblici/istituzionali, e che la stessa Etty non si preoccuperà di affermare o annunciare, ma che traspare progressivamente dalle sue annotazioni. Per certi versi la Hillesum – proprio come il lettore delle sue pagine - scopre questa conversione nel suo farsi, nel suo accadere. In ciò il Diario di Etty differisce da altre “autobiografie di conversione”, come "Sorpreso dalla gioia" di Clive Staples Lewis (a cui, nello stesso volume, l'Autrice dedica un ulteriore saggio). Soprattutto differisce dalle Confessioni di Agostino, incluse tra le letture favorite di Etty. Mentre scrive, infatti, ella non sta rileggendo a posteriori un cammino già compiuto alla luce di un’avvenuta conversione/ maturazione esistenziale, ma piuttosto redige un materiale “in presa diretta”: la parola prende forma simultaneamente nella sua mente e sulla carta, in modo contemporaneo all’esperienza che viene raccontata. L’esperienza di Etty, nei suoi “corsi e ricorsi” e nelle sue contraddittorietà, presenta il tipico dinamismo “a spirale” della trasformazione adulta (Moscato, 1994, 2002) e può essere colta unicamente con la lettura della versione integrale del Diario, resa disponibile al lettore italiano una decina d’anni fa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.