Il saggio ricostruisce le vicende relative alla formazione della collezione latina della biblioteca di Niccolò V, dalle prime testimonianze (che legano Roma a Firenze, dove nello Statuto della biblioteca di Santa Maria del Fiore viene indicata per la prima volta la fondazione della Vaticana), ai più antichi inventari della raccolta oggi noti (stilati alla morte di Niccolò V, per volontà di Callisto III). Infine, è descritto e studiato il Vat. lat. 1766, una copia dell'"Institutio oratoria" di Quintiliano appartenuta alla raccolta papale, su cui sono state individuate alcune postille che vengono qui attribuite a Domizio Calderini, e, forse, la mano di Giovanni Tortelli.

La biblioteca latina di Niccolò V

Clementina Marsico
2023-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce le vicende relative alla formazione della collezione latina della biblioteca di Niccolò V, dalle prime testimonianze (che legano Roma a Firenze, dove nello Statuto della biblioteca di Santa Maria del Fiore viene indicata per la prima volta la fondazione della Vaticana), ai più antichi inventari della raccolta oggi noti (stilati alla morte di Niccolò V, per volontà di Callisto III). Infine, è descritto e studiato il Vat. lat. 1766, una copia dell'"Institutio oratoria" di Quintiliano appartenuta alla raccolta papale, su cui sono state individuate alcune postille che vengono qui attribuite a Domizio Calderini, e, forse, la mano di Giovanni Tortelli.
2023
978-88-85800-29-8
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