Il contributo in oggetto intende riflettere sull’outdoor education a scuola come occasione di riflessione pedagogica e di educazione alla sostenibilità. La pedagogia dell’ambiente da tempo si interroga sulla legittimità euristica della cosiddetta “educazione all’aperto” ma anche della sua spendibilità educativo-didattica, in ottica inclusiva e sostenibile. Una prospettiva che pare particolarmente evocativa è rappresentata da quei progetti ed attività che privilegiano esperienze estetiche, attive e creative, in ambienti esterni, dove poter cogliere la bellezza della natura, non in modo romantico e idealizzato, ma reale e antropizzata, connessa con i contesti esistenziali di ciascuno. Progettare laboratori di educazione allo sguardo per la sostenibilità, coniugando in maniera transdisciplinare diverse tematiche, proposte metodologiche ed attività pratiche, può essere utile per favorire l’acquisizione di uno sguardo diverso, alternativo, critico, sui fenomeni della realtà circostante, per insegnare un atteggiamento contemplativo e rispettoso, ma al contempo proattivo e imprenditivo, saggio e coraggioso, capacità chiave per il benessere relazionale delle giovani generazioni di studenti e studentesse a scuola. Saper osservare, saper creare, saper connettere fenomeni naturali e idee personali, saper collaborare con le parole e soprattutto con le azioni, per giungere al cuore dell’outdoor education, nell’ottica dell’ecologia integrale, per interagire e “curare” un giardino, un parco, un cortile scolastico come se fosse l’intera casa comune, per star bene a scuola, per star bene nel mondo.

Portare la scuola “fuori”. Outdoor Education, scuola, laboratori di educazione allo sguardo

Cristian Righettini
2025-01-01

Abstract

Il contributo in oggetto intende riflettere sull’outdoor education a scuola come occasione di riflessione pedagogica e di educazione alla sostenibilità. La pedagogia dell’ambiente da tempo si interroga sulla legittimità euristica della cosiddetta “educazione all’aperto” ma anche della sua spendibilità educativo-didattica, in ottica inclusiva e sostenibile. Una prospettiva che pare particolarmente evocativa è rappresentata da quei progetti ed attività che privilegiano esperienze estetiche, attive e creative, in ambienti esterni, dove poter cogliere la bellezza della natura, non in modo romantico e idealizzato, ma reale e antropizzata, connessa con i contesti esistenziali di ciascuno. Progettare laboratori di educazione allo sguardo per la sostenibilità, coniugando in maniera transdisciplinare diverse tematiche, proposte metodologiche ed attività pratiche, può essere utile per favorire l’acquisizione di uno sguardo diverso, alternativo, critico, sui fenomeni della realtà circostante, per insegnare un atteggiamento contemplativo e rispettoso, ma al contempo proattivo e imprenditivo, saggio e coraggioso, capacità chiave per il benessere relazionale delle giovani generazioni di studenti e studentesse a scuola. Saper osservare, saper creare, saper connettere fenomeni naturali e idee personali, saper collaborare con le parole e soprattutto con le azioni, per giungere al cuore dell’outdoor education, nell’ottica dell’ecologia integrale, per interagire e “curare” un giardino, un parco, un cortile scolastico come se fosse l’intera casa comune, per star bene a scuola, per star bene nel mondo.
2025
9791255682806
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