Il contributo che studia la comunicazione delle politiche pubbliche e che, in particolare, indaga il rapporto tra la comunicazione del PNRR e la questione meridionale presenta il processo di comunicazione delle politiche pubbliche come parte integrante del processo di policy making. Grazie alla valorizzazione della curvatura cognitiva, ricorrente nella sociologia dell’azione pubblica, l’autrice mostra come la comunicazione delle politiche pubbliche risenta di alcuni specifici effetti di sistema e di contesto che caratterizzano l’azione pubblica contemporanea. In particolare, l’analisi si concentra su alcuni meccanismi di riduzione e di strumentalizzazione della comunicazione politica e sui loro effetti contestuali. L’impianto interpretativo, applicato allo studio della comunicazione del PNRR, rivela il profilo eminentemente istituzionale che accomuna sia la comunicazione europea che quella nazionale del piano e indica la mancata valorizzazione della visione politica innovativa presente, pur se in forma latente, nell’istituzione europea del PNRR. In particolare, l’analisi si concentra sull’amplificazione della strumentalizzazione della comunicazione politica che si realizza quando la politica pubblica si innesta in pregresse cornici narrative e quando intercetta référentiels culturali molto potenti nel descrivere il mondo e nel modellare i programmi politici come quelli relativi al Mezzogiorno d’Italia. L’analisi porta alla luce i meccanismi comunicativi che, connotando la comunicazione del PNRR, contribuiscono alla sua attuazione: una comunicazione fortemente personalizzata dai successivi presidenti del Consiglio, che trova spazio solo in alcune pagine dei media nazionali e che si addensa, con toni allarmistici, alle scadenze dell’erogazione delle tranches del finanziamento. La ricostruzione dell’efficacia comunicativa di questi elementi rivela, però, insieme al loro funzionamento politico e sociale, alcune possibili innovazioni. Da una parte, una comunicazione che, anche inintenzionalmente, finisce con il precostruire il risultato della politica pubblica, dall’altra, quasi in controluce, una comunicazione che potrebbe discostarsi da questo modello attraverso studi e analisi pluridisciplinari. Analisi idonee a far emergere le peculiarità dei diversi percorsi attuativi del PNRR, capaci di portare alla luce le difficoltà progettuali e tecnico-amministrative di singoli enti, senza rinunciare a sottolineare il rapporto che esiste tra i divari di sviluppo delle regioni italiane e il modo in cui, nel corso dei decenni, sono stati interpretati e comunicati.
Politica e comunicazione. Riflessioni e prospettive
Vinci Fiorella
2025-01-01
Abstract
Il contributo che studia la comunicazione delle politiche pubbliche e che, in particolare, indaga il rapporto tra la comunicazione del PNRR e la questione meridionale presenta il processo di comunicazione delle politiche pubbliche come parte integrante del processo di policy making. Grazie alla valorizzazione della curvatura cognitiva, ricorrente nella sociologia dell’azione pubblica, l’autrice mostra come la comunicazione delle politiche pubbliche risenta di alcuni specifici effetti di sistema e di contesto che caratterizzano l’azione pubblica contemporanea. In particolare, l’analisi si concentra su alcuni meccanismi di riduzione e di strumentalizzazione della comunicazione politica e sui loro effetti contestuali. L’impianto interpretativo, applicato allo studio della comunicazione del PNRR, rivela il profilo eminentemente istituzionale che accomuna sia la comunicazione europea che quella nazionale del piano e indica la mancata valorizzazione della visione politica innovativa presente, pur se in forma latente, nell’istituzione europea del PNRR. In particolare, l’analisi si concentra sull’amplificazione della strumentalizzazione della comunicazione politica che si realizza quando la politica pubblica si innesta in pregresse cornici narrative e quando intercetta référentiels culturali molto potenti nel descrivere il mondo e nel modellare i programmi politici come quelli relativi al Mezzogiorno d’Italia. L’analisi porta alla luce i meccanismi comunicativi che, connotando la comunicazione del PNRR, contribuiscono alla sua attuazione: una comunicazione fortemente personalizzata dai successivi presidenti del Consiglio, che trova spazio solo in alcune pagine dei media nazionali e che si addensa, con toni allarmistici, alle scadenze dell’erogazione delle tranches del finanziamento. La ricostruzione dell’efficacia comunicativa di questi elementi rivela, però, insieme al loro funzionamento politico e sociale, alcune possibili innovazioni. Da una parte, una comunicazione che, anche inintenzionalmente, finisce con il precostruire il risultato della politica pubblica, dall’altra, quasi in controluce, una comunicazione che potrebbe discostarsi da questo modello attraverso studi e analisi pluridisciplinari. Analisi idonee a far emergere le peculiarità dei diversi percorsi attuativi del PNRR, capaci di portare alla luce le difficoltà progettuali e tecnico-amministrative di singoli enti, senza rinunciare a sottolineare il rapporto che esiste tra i divari di sviluppo delle regioni italiane e il modo in cui, nel corso dei decenni, sono stati interpretati e comunicati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.