Il gruppo di lavoro “Faculty Development e didattica universitaria” della SIPED (Società Italiana di Pedagogia) ha avviato una revisione sistematica per esplorare e comprendere le dimensioni chiave nell’area di ricerca dello sviluppo professionale dei docenti. Tra gli elementi chiave è emerso fin da subito il ruolo svolto dalla tecnologia nei programmi di Faculty Development per migliorare i metodi di insegnamento e apprendimento. I primi risultati del lavoro di systematic review, svolto da un sottogruppo di ricercatori, hanno messo in evidenza le opportunità e le criticità che emergono nell’utilizzo di strumenti digitali per migliorare le iniziative di sviluppo professionale dei docenti (Raviolo, Fedeli, Scarinci, Adamoli & Rondonotti, 2024). Nello specifico, la codifica dei risultati presentati in questo contributo è stata svolta attraverso le tre categorie proposte da Bergquist e Phillips (1975): le posture e gli atteggia-menti del personale accademico; i processi che caratterizzano i cambia-menti delle istituzioni universitarie direttamente collegabili alle iniziative di Faculty Development; le istituzioni e il ruolo che assumono all’interno dei programmi di Faculty Development. Queste tre categorie interpretative hanno permesso di mappare gli effetti dell’integrazione tecnologica nello sviluppo professionale a vari livelli all’interno del contesto universitario.
Le tecnologie didattiche e lo sviluppo professionale dei docenti universitari
Matteo Adamoli
;Marco Rondonotti;Paolo Raviolo;Federica Emanuel
2025-01-01
Abstract
Il gruppo di lavoro “Faculty Development e didattica universitaria” della SIPED (Società Italiana di Pedagogia) ha avviato una revisione sistematica per esplorare e comprendere le dimensioni chiave nell’area di ricerca dello sviluppo professionale dei docenti. Tra gli elementi chiave è emerso fin da subito il ruolo svolto dalla tecnologia nei programmi di Faculty Development per migliorare i metodi di insegnamento e apprendimento. I primi risultati del lavoro di systematic review, svolto da un sottogruppo di ricercatori, hanno messo in evidenza le opportunità e le criticità che emergono nell’utilizzo di strumenti digitali per migliorare le iniziative di sviluppo professionale dei docenti (Raviolo, Fedeli, Scarinci, Adamoli & Rondonotti, 2024). Nello specifico, la codifica dei risultati presentati in questo contributo è stata svolta attraverso le tre categorie proposte da Bergquist e Phillips (1975): le posture e gli atteggia-menti del personale accademico; i processi che caratterizzano i cambia-menti delle istituzioni universitarie direttamente collegabili alle iniziative di Faculty Development; le istituzioni e il ruolo che assumono all’interno dei programmi di Faculty Development. Queste tre categorie interpretative hanno permesso di mappare gli effetti dell’integrazione tecnologica nello sviluppo professionale a vari livelli all’interno del contesto universitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


